“[…] quando, per rendere più tenera la carne degli animali maschi, preveniamo, con la castrazione, la durezza cui altrimenti giungerebbero tendini e ogni altra fibra, ritengo che ciò dovrebbe muovere a pietà ogni creatura umana, se si pensa alla crudeltà della cura con cui li si ingrassa per ucciderli. Quando un grosso e generoso torello, dopo aver resistito a colpi dieci volte più forti di quelli che avrebbero ucciso il suo assassino, cade infine tramortito, gli si lega la testa a terra con le corde e gli viene inferta una larga ferita nel collo; quale mortale può, senza provare pietà, ascoltare i penosi muggiti impediti dal prorompere del sangue, i dolorosi sospiri che denunciano quanto forte sia la sua angoscia, i profondi gemiti disperati che provengono dalle profondità del forte e palpitante cuore, guardare le violente convulsioni delle membra, vedere, mentre il sangue fumante scorre via da lui, l'occhio appannarsi e offuscarsi, e osservare infine la lotta, l'ansito, gli ultimi disperati sforzi per la vita, segni certi della sua prossima fine? Quando una creatura ha dato tali convincenti e innegabili prove del terrore, della sofferenza e dell'angoscia che prova, esiste un seguace di Descartes così uso al sangue da non rifiutare, con la sua pietà, la filosofia di quel vano ragionatore?”
2012, p. 104
La favola delle api
Argomenti
sangue , disperato , angoscia , creatura , forte , muggito , tendina , convulsione , tendine , gemito , durezza , fibra , vano , seguace , sospiro , collo , lega , assassino , terrore , ucciso , membro , assassinio , mortale , ferito , occhio , uso , sforzo , tenero , sofferenza , carne , prova , cura , filosofo , filosofia , profondo , dato , animale , terra-terra , via , fine , ultimo , terra , cuore , vita , dopo , crudeltà , testa , volte , lotta , profondità , pietàBernard de Mandeville 12
medico e filosofo olandese 1670–1733Citazioni simili

Origine: Da Il preludio, 1805, libro X; citato in Robert Fisk, Cronache mediorientali, traduzione di Enrico Basaglia et. al., il Saggiatore, Milano, 2011, [//books.google.it/books?id=EUm19hxHZzoC&pg=PA131 p. 131].

Origine: Lettere persiane, p.112, Feltrinelli

Laṅkāvatārasūtra

Origine: Da Calore; citato in Jeffrey Moussaieff Masson, Chi c'è nel tuo piatto? Tutta la verità su quello che mangi, traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 147. ISBN 978-88-6052-218-4

Origine: Citato in Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente, traduzione di Gianni Bertocchini, Ariele, 2008.
Un brano simile, più esteso, è riportato come «attribuito» a Shaw in Emanuela Barbero, Alessandro Cattelan, Annalaura Sagramora, La Cucina Etica, Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2010, p. 12 http://books.google.it/books?id=4Zq9Ll4jkToC&pg=PA12. ISBN 978-88-7106-566-3