“[Su 8½] Questo film è una tappa avanzata nella storia della forma romanzesca. Già La dolce vita, con la sua struttura a blocchi, indicava una strada significativa sia nel cinema sia nella letteratura. Otto e mezzo, invece, non soltanto si lascia dietro di un mucchio d'anni quasi tutto il cinema che si fa correntemente, casca per di più sopra la nostra narrativa nel momento più sensibile della frizione tra convenzione e avanguardia, e le può dare una bella botta in direzione dello sperimentalismo, cioè del futuro, per quello che riguarda tra l'altro i problemi dell'essere, dello scrivere, del rapporto con la realtà.”

da Il Giorno, Milano, 6 marzo 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 110 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA110. ISBN 8876059318

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[…] quel che manca a La dolce vita è la struttura di un capolavoro. Il film non è costruito, è soltanto una somma seducente di momenti più o meno grandi di cinema. […] Al vento della critica La dolce vita si smantella, si disgrega, non resta che un seguito di "attualità" più o meno straordinarie senza che un qualche elemento solido le leghi e le conduca a un significato complessivo […].”

Jacques Doniol-Valcroze (1920–1989) attore, regista e sceneggiatore francese

da France Observateur, Parigi, 19 maggio 1960
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 96 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA96. ISBN 8876059318

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“Una storia vecchia, la relazione tra potere e cinema. Il potere sguazza nei film che creano consenso, chi va in una direzione contraria, Ladri di biciclette, Il caso Mattei, Le mani sulla città, dà fastidio. […] I manovratori delle coscienze sanno che il cinema può orientare il consenso.”

Toni Servillo (1959) attore italiano

Origine: Citato in Valerio Cappelli, Servillo: mai dimenticarsi della camorra https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/07/Servillo_mai_dimenticarsi_della_camorra_co_9_100207080.shtml, Corriere della Sera, 7 febbraio 2010, p. 41.

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“Il film più inguardabile della storia del cinema.”

Leo Ortolani (1967) autore di fumetti italiano, creatore di Rat-Man

riferendosi a Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Origine: Da Star Rats – L'episodio fantasma, Rat-Man Collection, n. 104, Panini Comics, settembre 2014, pp. 55-57.

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“Se Otto e mezzo si differenzia dagli altri film "raddoppiati", non è soltanto perché in esso il raddoppiamento è più sistematico o più centrale, ma anche e soprattutto perché esso vi funziona diversamente. Infatti Otto e mezzo, cosa che deve essere attentamente valutata, è un film due volte raddoppiato, e se si dice che esso è costruito in abisso, è di una doppia costruzione in abisso che si dovrà parlare. Non abbiamo soltanto un film sul cinema, ma un film su un film che è a sua volta verte sul cinema; non soltanto un film su un cineasta, ma un film su un cineasta che riflette egli stesso sul proprio film. […] Non basta dunque parlare di "film nel film": […] Otto e mezzo è il film che in Otto e mezzo si va facendo; il "film nel film" è in questo caso il film stesso. […] Questa costruzione a tre stadi dà il suo senso più vero all'elucidazione del film, che è stato diversamente interpretato. La versione definitiva stabilita da Fellini non comporta uno ma bensì tre scioglimenti successivi. […] Se è giusto notare quanto c'è di paradossale e di clamoroso in Otto e mezzo, meditazione potentemente creativa sull'impotenza di creare, bisogna osservare che questo stesso tratto rinvia, al di là di ogni possibile ammiccamento da parte di Fellini, a una situazione più fondamentale e meno paradossale di quanto non si dica. Da tutta la confusione di cui il film ci ha reso testimoni sta per nascere […] un film mirabilmente costruito e il meno confuso possibile.”

Christian Metz (1931–1993) semiologo francese

da Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972, pp. 306-311
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 109-110 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA109. ISBN 8876059318

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“Se si fa un film su un fotografo, c'è soltanto una pellicola di riferimento nella storia del cinema, che è Blow-Up e nient'altro, solo questa. Se fai un film in cui pensi che la morte compaia nei panni di una persona, hai solo un punto di riferimento, che è Il settimo sigillo.”

Wim Wenders (1945) regista tedesco

Origine: Visibile al minuto 02:00 di Palermo Shooting, Intervista al regista del film, Wim Wenders http://www.comingsoon.it/film/palermo-shooting/1714/video/?vid=1138, comingsoon.it

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