“(La felicità) Un giorno o l’altro è possibile incontrarla […] un giorno, all’improvviso, quando oramai non si sperava più. Allora si intravedono orizzonti, è come se una voce gridasse: ‘Eccola!’ E tu senti il bisogno di confidare a una persona tutti i segreti della tua vita, di darle tutto, di sacrificarle tutto! Non è necessario spiegarsi, ci si intuisce. E come se ci fossimo già visti nei nostri sogni. […] E finalmente eccolo là, il tesoro che hai cercato tanto a lungo, eccolo là, davanti a te; brilla, scintilla. Tuttavia si continua a dubitare, non si osa ancora crederci; si resta abbagliati come chi esce dalle tenebre alla luce.”
Madame Bovary
Argomenti
due-giorni , alloro , tesoro , brillio , vita , luce , fai-da-te , felicità , persone , bisogno , segreto , giorno , voce , tre-giorni , sogni , persona , ancora , scintilla , scintillio , tenebra , orizzonte , resta , tanto , possibile , altro , lungoGustave Flaubert 112
scrittore francese 1821–1880Citazioni simili

Ciàula e altre novelle

Origine: Quante storie, p. 21

cap. 10, La strada e la brughiera, p. 60
La collina dei conigli
Variante: Quintilio guardava lontano, oltre il confine del terreno demaniale. Quattro miglia più a sud, all'orizzonte, si stagliava il profilo ondulato delle grandi colline. Sul punto più elevato, i faggi di Cottington's Clump si agitavano al vento che, lassù, tirava più robusto che in pianura fra le eriche.
«Guarda!» disse d'un tratto Quintilio. «Eccolo là, Moscardo, il posto che fa per noi. Colline alte e solitarie, dove il vento porta con sé rumori lontani e la terra è asciutta come la paglia in un granaio. Là noi dovremo abitare. Là, bisogna che andiamo.