“Puri venimmo dal Nulla, e ce ne andammo impuri. | Lieti entrammo nel Mondo, e ne partimmo tristi. | Accese un Fuoco nel cuore l'Acqua degli occhi: | La vita al Vento gettammo, e poi ci accolse la Terra.” ʿUmar Khayyām (1048–1131) matematico, astronomo e poeta persiano Quartine (Rubʿayyāt)
“Se quando fai il tuo albero di Natale,provi a immaginare che ogni piccola luce colorata corrisponda a un povero della tua città, ti verranno le lacrime agli occhi e se darai il tuo aiuto, le piccole luci del tuo albero risplenderanno di più.” Giuseppe Tobia
“Adagiarsi, con la propria ragazza, sulle dune di una spiaggia solitaria e, dopo i dolci baci, alzarsi e, tenendosi per mano, correre verso il mare, lasciandosi cullare dalle lievi onde, abbracciati e scaldati dal sole, è il ricordo ricorrente nella memoria dei vecchi che, chiudendo gli occhi, dà loro la struggente illusione di essere ancora giovani.” Giuseppe Tobia
“Nasciamo, viviamo, moriamo, ci seppelliscono, diventiamo ossa e poi polvere e,se qualcuno ci scava, voliamo nel vento e i nostri granelli si libreranno nell'aria, come gli uccelli. Se no resteremo sottoterra fino a quando anche la Terra diventerà tantissimi granelli che saranno mangiati dal Sole morente e allora anche noi diventeremo una parte del Sole e nella notte della notte dei tempi,forse, quando il Sole morrá per sempre, quei granelli vagheranno nell'Universo e il seguito....Come nelle serie tv, toccherà al Grande Regista definire il finale dell'ultima e definitiva stagione del nostro destino.” Giuseppe Tobia
“Il Sole illumina tutti i pianeti, ma non riesce a dare un po' di luce ad un'anima al buio.” Giuseppe Tobia
“All'alba, il mare, dal grigio della notte, passa al celestino tenue del primo mattino, per diventare azzurro intenso con il sole già alto e purissimo indaco a mezzogiorno. Caleidoscopici giochi di colori con il cielo e il sole, sublimi "Raffaello"della Natura.” Giuseppe Tobia
“Se, nella tua vita, niente va per il verso giusto e tutto sta andando in malora e scendendo nella tua anima tutto è nero, come se ci fosse una tempesta e una pioggia acida che t'invade, non dimenticare che, prima o poi, tutto si calmerà e in te sentirai il calore del sole e i colori dell'arcobaleno.” Giuseppe Tobia
“Il sole che, al tramonto, si specchia sul mare, incendiando il cielo di un rosso fuoco e che poi sparisce inghiottito dai monti mentre, ad Occidente, appare la Stella della Sera, sotto la luna piena, e tutte le stelle si abbassano per accarezzare l'orizzonte, è una Sinfonia della Natura tanto bella e così perfetta che nemmeno Beethoven avrebbe osato musicare.” Giuseppe Tobia
“La vita non ama i timidi. Quindi, i tuoi rossori lasciali ai tramonti del sole e alza la cresta come fa il gallo che, all'alba, fiero, si appresta a combattere il nuovo giorno.” Giuseppe Tobia
“Vivere al Sud è essersi sposati con il Sole, avendo avuto come testimoni il cielo blu e il mare azzurro.” Giuseppe Tobia
“L'arcobaleno è figlio del sole e della pioggia che , dopo il temporale, si riuniscono in cielo ,come la pace è figlia di due popoli che , dopo la tempesta della guerra, si stringono la mano sulla Terra.” Giuseppe Tobia
“Il sorriso di un bambino entra nei nostri cuori come un raggio di sole che rischiara una stanza buia.” Giuseppe Tobia
“Le ragazze distese sulla sabbia a prendere il sole, sembrano delle sirene senza la coda uscite dal mare per ammaliarci.” Giuseppe Tobia
“Quando il sole tramonta in mezzo al mare, l'orizzonte lo taglia a metà, come se fosse un' arancia rossa.” Giuseppe Tobia
“Nell'antico Egitto, gli Egiziani che si svegliavano all'alba, vedevano sorgere, ad Oriente, il loro dio, Ra, il Sole, in tutta la sua immensità e splendore. E doveva essere bello credere che Dio era con loro su questa Terra ad accompagnarli e guidarli, come un faro guida i naviganti affinché non si sfracellino sugli scogli.” Giuseppe Tobia
“Come dice Quasimodo, siamo veramente soli su questa Terra, ma più che da un raggio di sole, che presto svanisce, siamo trafitti da tante spade affilate che ci fanno tanto male e più che subito sera direi che è subito notte fonda.” Giuseppe Tobia
“Nelle calde sere stellate d'agosto, i cimiteri marini sono avvolti dalla brezza del mare e dal placido rumore delle onde e la notte, quando spuntano all'orizzonte le lampare delle barche dei pescatori, sembra che i morti rispondano accendendo i loro fuochi fatui e così ritornino in vita fino allo spuntar del sole.” Giuseppe Tobia