Frasi di Brunori Sas

“È che spesso a Natale mi viene il magone | con le luci, il presepe e tutte quelle persone | con i pacchi dei regali, con le facce tutte uguali, | col boccone sempre in bocca come un branco di maiali. | E pensare com'era bella questa notte trenta anni fa | alla luce di un'altra stella, alla luce di un'altra età.”

“La verità | è che ti fa paura | l'idea di scomparire, | l'idea che tutto quello a cui ti aggrappi | prima o poi dovrà finire. | La verità | è che non vuoi cambiare, | che non sai rinunciare a quelle quattro, cinque cose | a cui non credi neanche più.”

“Scusa mia cara ragione, | passerò per coglione ma meglio così, | forse in virtù del tuo nome | vuoi avere ragione | ma stammi a sentir.”

“Il 31 d'agosto | c'è una storia che nasce | e un'estate che muore.”

“Le scrissi più o meno duecento poesie, | la prima diceva così: | "Amami come se fossimo ancora | in quel bar di Berlino a fumare Pall Mall. | Amami come quella volta all'Esselunga quando | in preda alla fame rubammo una baguette."”

“Canzoni che parlano d'amore | perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare? | Che se ti guardi intorno non c'è niente da cantare | solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male.”

“Da quando non c'è il suo odore | su questo piumone che era un nido d'amore | e ora puzza di me.”

“L'amore è un colpo di pistola, | l'amore, l'amore è un pugno sulla schiena, | è uno schiaffo per cena, | l'amore ti tocca appena.”

“Amore mio dolcissimo, non ti devi preoccupare.. | io sono un grande giocatore | e troverò il sistema anche per vincere la fame. | Forse hai puntato su un cavallo perdente, | ma ho tre biglietti della lotteria. | Amore, credimi, nell'anno che verrà | ci lasceremo dietro la miseria.. e la malinconia.”

“Devo solo arrivare alla quinta elementare | per diventare grande grande come mio padre, | metterò il grembiule | e imparerò a volare | e scriverò poesie d'amore soltanto per mia madre.”

“Avrai smesso cento volte.. | Cento volte, adesso una in più.”

“E c'è gente che lavora | aspettando un altro lunedì | mentre il cielo si colora | e riesce anche a sorprenderti, | perché quest'alba è una benedizione, | è un bacio, una carezza, una consolazione.”

“Il punto è che mi manca trovarti addormentato alla TV, | cercarti fuori dalla chiesa, | andare insieme a fare la spesa, | le sigarette sul comodino, il cruciverba poco più in là… | mica l'avevo capito che era quella la felicità.”

“Vivere come volare, | ci si può riuscire soltanto poggiando su cose leggere.”

“Ho lasciato i sogni | chiusi nell'armadio | ché dentro al cassetto | non ci stanno più.”

“Il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno.”

“Che cos'è che manca? | Forse un conto in banca.”

“Io starò con lei | fino all'ultimo giorno. | Penserò solo a lei | senza guardarmi intorno.”

“Alla fine ti sei scordato anche la felce e il mirtillo | e quel pugno chiuso in tasca sembra quasi un armadillo. | Hasta la vittoria, hasta siempre sopra eBay, | adesso tutto fila liscio, sembri quasi Casadei.”

“Ci sei tu | con il culo per terra e il morale alle stelle | a tener su la vita con un paio di bretelle.”

“Quello che voglio | è vivermi meglio | di così.”

“Poi si è fatto tardi, sei rimasto da lei | ma io non penso male, no | non sto nemmeno male | infatti canto.”

“Come stai?" | È la frase d'esordio nel mondo che ho intorno. | "Tutto bene, ho una casa | e sto lavorando ogni giorno. | Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?”

“È il mutuo il pensiero peggiore del mondo che ho intorno, | tasso fisso, con l'Euribor c'è chi sta impazzendo da un anno.”

“Sulla spiaggia lattine anni '80, | quando il mare s'incazza e riporta | ricordi che avevi | coperto di sabbia.”

“Perché la mia non è una vita speciale | e molto spesso me la devo inventare. | Perché la mia è una vita normale, | ed è per questo che la voglio cantare.”

“Paolo non lo sa se c'è l'aldilà | sa soltanto che vuole una donna | da portare in giro con la Panda, | da baciare con la luce spenta.”

“Che cosa vuoi che scriva? Di cosa vuoi che canti? | Di com'è facile andare quando non sai guidare… | Di com'è triste il Natale senza mio padre…”

“Amami come se fossimo ancora | in quel bar di Berlino a fumare Pall Mall. | Amami come quella sera a Marsiglia | quando in preda al barbera mangiammo escargot.”

“Ma chiedilo a Kurt Cobain | come ci si sente a stare sopra a un piedistallo | e a non cadere.”

“Che bella Firenze le sere d'estate, | le luci del centro, le nostre risate…”

“Tu sei solo mia | perché sei la cura e sei la malattia, | come i tasti neri in una melodia, | come una polacca di Chopin.”

“Penso che sia una follia andare all'IKEA, | c'è sempre una gran confusione anche di sabato sera. | Poi, lo sai, mi fa tristezza vedere la gente | che sogna di comprare tutto e si accontenta di niente.”

“Rosa, mi guardi un po' strano. | Quindici ore di treno, | sono appena tornato | e non mi dici "ti amo".. | Forse è per via della mano, | te l'avevo già detto, | lavoravo alla morsa | e per fare di corsa | l'ho lasciata a Milano. | E certo che ho perso il lavoro, | sono invalido civile.. | non so manco che vuol dire, | ma mi danno la pensione. | Piuttosto dammi una spiegazione, | sulla partecipazione ci deve essere un errore | c'hanno scritto un altro nome | e non è il mio.”

“Devo solo arrivare | alla fine del mese, | prendere lo stipendio | e poi badare alle spese, | con quello che rimane | programmare le ferie, | quest'anno vado al mare | che mi voglio rilassare.”

“Avevo dieci anni ma pensavo già alle donne | e chiuso nel mio bagno amavo Edwige Fenech.”

“Hai notato che gli argomenti | sono sempre più o meno quelli. | Rubano, sporcano, puzzano e allora | olio di ricino e manganelli. | Hai notato che parla ancora | di razza pura, di razza ariana, | ma poi spesso è un po’ meno ortodosso | quando si tratta di una puttana.”