Publilio Siro: Frasi popolari (pagina 8)

“È dell'uomo onesto non imbrogliare nessuno, nemmeno in punto di morte!”
Boni est viri, etiam in morte nullum fallere.

“Accettiamo i vizi a cui siamo abituati, ma biasimiamo quelli nuovi!”
Consueta vitia ferimus, non reprendimus.

“È crudeltà fare rimproveri nelle avversità!”
Crudelis in re adversa est obiurgatio.

“Non bisogna perdere occasione alcuna di stare all'allerta!”
Cavendi nulla est dimittenda occasio.

“Negare qualcosa a chi hai sempre dato, equivale a ordinargli di rubare!”
Cui semper dederis, ubi neges, rapere imperes.

“Il malato intemperante rende il medico crudele!”
Crudelem medicum intemperans aeger facit.

“Quando gli amici aspettano la vostra morte significa che i vostri concittadini vi detestano!”
Cuius mortem amici expectant, vitam cives oderunt.

“Il pericolo arriva più velocemente quando viene sottovalutato!”
Citius venit periclum cum contemnitur.

“La donna fedele comanda ubbidendo al marito!”
Casta ad virum matrona parendo imperat.

“La gloria del superbo presto si trasforma in disonore!”
Cito ignominia fit superbi gloria.

“È più facile che tu vinca con la prudenza che non con la collera!”
Consilio melius vincas quam iracundia.

“Rimedio ad ogni dolore è la pazienza!”
Cuivis dolori remedium est patientia.

“Chi sempre vive nella paura è ogni giorno castigato!”
Cotidie damnatur, qui semper timet.

“L'insulto non è sopportato né dall'uomo forte né da quello libero!”
Contumeliam nec fortis pote nec ingenuus pati.

“Il rimorso non trova parole per pregare!”
Conscientia animi nullas invenit linguae preces.

“Le cose liete dei disonesti, presto si trasformano in disgrazia!”
Cito improborum laeta ad perniciem cadunt.

“Il giorno che viene è sempre peggio di quello passato!”
Cotidie est deterior posterior dies.

“Un compagno facondo ti serve in viaggio quasi di vettura.”
Comes facundus in via pro vehiculo est.

“A chi gli è consentito fare più di quanto sia lecito, vuole più di quanto gli si permette!”
Cui plus licet quam par est, plus vult quam licet.