Robert Jordan: Capitolo

Robert Jordan era scrittore statunitense. Esplorare le virgolette interessanti su capitolo.
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“Cambia quello che puoi se è necessario, ma impara a vivere con ciò che non puoi cambiare.”

Siuan Sanche, Capitolo 3
La ruota del tempo. Nuova primavera

“Piangete per Manetheren. Piangete per ciò che è perduto per sempre.”

Moiraine Damodred: capitolo 9
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

“Ciò che muore nella Macchia, muore per sempre”

Lan Mandragoran, Capitolo 16
La ruota del tempo. Nuova primavera

“La Sapiente fissò Lan a lungo, in silenzio; poi riempì di tè una tazza e gliela portò. Lui allungò la mano e mormorò un ringraziamento, ma Nynaeve non lasciò subito la tazza. «Avrei dovuto capire che eri un re» disse pi-ano. Tenne lo sguardo sul viso del Custode, ma la voce tremò un poco.
Lan la guardò con uguale intensità. A Rand parve che il viso del Custode si addolcisse davvero. «Non sono un re, Nynaeve. Sono soltanto un uomo. Un uomo che possiede meno del campicello del più misero contadino.»
La voce di Nynaeve divenne più ferma. «A volte una donna non chiede terre né oro. Solo l'uomo.»
«E l'uomo che le chiedesse d'accettare così poco, non sarebbe degno di lei. Sei una donna notevole, bella come l'aurora, fiera come un guerriero. Sei una leonessa, Sapiente.»
«Le Sapienti raramente si sposano.» Nynaeve s'interruppe per inspirare a fondo, come per rafforzarsi. «Ma se andrò a Tar Valon, forse sarò diversa dalle Sapienti.»
«Le Aes Sedai si sposano altrettanto raramente. Pochi uomini possono vivere con una moglie in possesso di tanto potere. Si sentono sminuiti dal suo splendore, anche non volendolo.»
«Alcuni hanno la forza sufficiente. Io ne conosco uno.» Il suo sguardo rivelò con chiarezza a chi si riferiva, ammesso che ci fossero dubbi.
«Ho soltanto una spada e una guerra che non posso vincere ma che devo combattere.»
«Ti ho detto che il resto non m'interessa. Luce santa, mi hai già spinta a dire più di quanto non sia corretto. Mi umilierai al punto da costringermi a chiedere?»
«Non ti umilierò mai.» Il tono gentile, simile a una carezza, parve bizzarro, sulle labbra dal Custode, ma fece risplendere gli occhi di Nynaeve. «Odierò l'uomo da te scelto perché non sarò io e l'amerò se ti farà sorridere. Nessuna donna merita come dono di nozze la certezza del lutto di vedova; e tu, meno di tutte.»”

Nynaeve al'Meara e Lan Madragoran, capitolo 48
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

“Per troppo tempo ti sei nascosto da me.»
Rand si girò di scatto, ansimando. L'attimo prima era da solo, ma ora, fermo davanti alla porta-finestra, c'era Ba'alzamon. Quando parlò, caverne di fiamma presero il posto degli occhi e della bocca.
«Per troppo tempo, ma ormai non più.»
«Nego che tu abbia potere su di me» disse Rand, rauco. «Nego la tua esistenza.»
Ba'alzamon si mise a ridere. «Credi che sia così facile? Ma a dire il vero l'hai sempre creduto. Ogni volta che ci siamo confrontati, hai creduto di potermi sfidare.»
«Cosa vuol dire, ogni volta? Ti nego!»
«Lo dici sempre. All'inizio. Questo scontro fra noi si è già verificato innumerevoli volte. Ogni volta hai un viso diverso e un altro nome, ma sei sempre tu.»
«Ti nego!» Fu un bisbiglio di disperazione.
«Ogni volta scagli contro di me la tua misera forza e ogni volta, alla fine, capisci chi è il padrone. Epoca dopo Epoca, t'inginocchi davanti a me, o muori col rimpianto di non avere ancora la forza d'inginocchiarti. Povero sciocco, non puoi mai vincere, contro di me.»
«Bugiardo! Padre delle Menzogne. Padre degli Sciocchi, se non sai fare di meglio. Gli uomini ti trovarono, nell'ultima Epoca, l'Epoca Leggendaria, e ti legarono nel luogo cui appartieni.»
Ba'alzamon rise di nuovo, di scherno; Rand avrebbe voluto tapparsi le orecchie per non udirlo, ma si costrinse a non muovere le mani. Però gli tremavano, quando infine la risata terminò.
«Verme, tu non sai niente. Ignorante come uno scarafaggio sotto una pietra, schiacciato con altrettanta facilità. Questa lotta prosegue dal momento della creazione. Gli uomini pensano sempre che sia una guerra nuova, ma è sempre la stessa, riscoperta. Solo ora il mutamento soffia nel vento del tempo. Stavolta non ci sarà ritorno. Quelle orgogliose Aes Sedai che pensano di potersi opporre a me… le vestirò di catene e le manderò a correre nude per ubbidire al mio volere, o riempirò delle loro anime il Pozzo del Destino, dove urleranno per l'eternità. Tutte, tranne coloro che già mi servono. Loro staranno solo un gradino al di sotto di me. Puoi scegliere di stare con loro, mentre il mondo striscia ai tuoi piedi. Per l'ultima volta, ti offro la possibilità. Sarai al di sopra di loro, al di sopra d'ogni potere e d'ogni dominazione, a parte me. Ci sono state delle volte in cui hai fatto questa scelta e sei vissuto abbastanza a lungo da conoscere il tuo potere.»
Negalo! Rand si afferrò a quel che poteva negare. «Non ci sono Aes Sedai al tuo servizio. Un'altra menzogna!»
«Così t'hanno detto? Duemila anni fa, con i miei Trolloc, girai il mondo e persino fra le Aes Sedai trovai anime che conoscevano la disperazione, che sapevano che il mondo non poteva opporsi a Shai'tan. Per duemila anni l'Ajah Nera è vissuta fra le altre, invisibile, nell'ombra. Forse comprende perfino coloro che sostengono d'aiutarti.”

Rand al'Thor e Ba'alzamon, capitolo 43
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

“C'è una sola regola per dimostrarsi uomo: qualsiasi cosa si presenti, affrontala in piedi.”

Lan Mandragoran: capitolo 7
La ruota del tempo. La grande caccia