“Facevo due tre passi nel corridoio e mi raggiungeva la temuta voce: "Dino". Tornavo indietro. "Ci sei a colazione?" "Sì." "E a pranzo?"
"E a pranzo?" Dio mio, quanto innocente e grande e nello stesso tempo piccolo desiderio c'era nella domanda. Non chiedeva, non pretendeva, domandava soltanto un'informazione.
Ma io avevo appuntamenti cretini, avevo ragazze che non mi volevano bene e in fondo se ne fregavano altamente di me, e l'idea di tornare alle otto e mezzo nella casa triste, avvelenata dalla vecchiaia e dalla malattia, già contaminata dalla morte, mi repelleva addirittura, perché non si deve avere il coraggio di confessare queste orribili cose quando sono vere? "Non so" allora rispondevo "telefonerò". E io sapevo che avrei telefonato di no. E lei subito capiva che io avrei telefonato di no e nel suo "Ciao" c'era uno sconforto grandissimo. Ma io ero il figlio, egoista come sanno esserlo soltanto i figli.”
La boutique del mistero
Argomenti
sconforto , due-giorni , innocente , cretino , vecchiaia , alloro , grande , piccolo , morte , fondo , dio , coraggio , no , colazione , figlio , malattie , egoista , corridoio , telefonata , desiderio , domanda , voce , tre-giorni , stesso , ragazzo , avere , appuntamento , tempo , pranzo , bene , informazione , idea , mezzo , malattia , casa , tornareDino Buzzati 66
scrittore italiano 1906–1972Citazioni simili

“È certo infelice, perché fa la colazione e il pranzo quando fa comodo ad Alessandro.”

“In ogni buongustaio sonnecchia uno sciocco. Svegliatelo se volete che il pranzo passi in fretta.”
Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 26

Origine: Dalla Presentazione in Piero Fischi, Ciclismo: Allenamento e alimentazione, Ediciclo Editore, 2002, p. 7 http://books.google.it/books?id=0IBqUsGZBaIC&pg=PA7#v=onepage&q&f=false. ISBN 88-85318-79-7

“Il tempo è una illusione. L'ora di pranzo è una doppia illusione.”
Serie della Guida galattica per gli autostoppisti, La guida galattica per gli autostoppisti
1993, p. 64
L'eredità della Priora

“Per le mosche la vita è una cosa ridicola. È soltanto un'inutile attesa prima del pranzo.”
da Scemo di guerra, Einaudi