“Aveva con sé l'inattaccabile quiete degli uomini che si sentono al loro posto. Ogni tanto, nelle
giornate di vento, scendeva attraverso il parco fino al lago, e si fermava per ore, sulla riva, a
guardare la superficie dell'acqua incresparsi formando figure imprevedibili che luccicavano a caso,
in tutte le direzioni. Era uno solo, il vento: ma su quello specchio d'acqua, sembravano mille, a
soffiare. Da ogni parte. Uno spettacolo. Lieve e inspiegabile.
Ogni tanto, nelle giornate di vento, Hervé Joncour scendeva fino al lago e passava ore a guardarlo,
giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la
sua vita.”

—  Alessandro Baricco , libro Seta

Silk

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco 459
scrittore e saggista italiano 1958

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“Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.”

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Variante: Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore a guardarlo, giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.

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“Come fiamma più cresce più contesa | dal vento, ogni virtù che 'l cielo esalta | tanto più splende quant'è più offesa.”

Michelangelo Buonarroti (1475–1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano del XV - XVI secolo

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“La guardai negli occhi: sembravano una profonda pozza di acqua sorgiva, all’ombra di una tranquilla roccia che nessun soffio di vento poteva raggiungere…”

Haruki Murakami (1949) scrittore, traduttore e saggista giapponese

South of the Border, West of the Sun

“Le onde del mare non sono altro che la danza del vento con l’acqua.”

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“Lago. | Il lago. | Sprofondate | le rive. Sotto la nube | la gru. Bianchi, splendenti | dei popoli di pastori | i millenni. Con il vento | io risalii la montagna. | Qui vivrò. Un cacciatore | ero, ma mi afferrò | l'erba. | Insegnami a parlare, erba, | insegnami a essere morto e udire, | a lungo, e parlare, pietra, | insegnami a rimanere, acqua, | di me, e vento, non chiedere.”

Johannes Bobrowski (1917–1965) scrittore tedesco

Pianura
Origine: In Poesia tedesca contemporanea, a cura di Giacomo Cacciapaglia, Newton Compton Editori, Roma, 1980, pp. 58-59.
Origine: Traduzione di Roberto Fertonani in Poesie, Mondadori, Milano, 1969. Note bibliografiche sui testi in Poesia tedesca contemporanea, p. 241.

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