“[…] il fine dell'uomo, o ciò che è prescritto dai dettati eterni o immutabili della ragione, non suggerito da desideri vaghi e passeggeri, è il piú elevato e armonioso sviluppo dei suoi poteri in un'unità completa e coerente […] [lo scopo] a cui ciascun essere umano deve costantemente tendere i suoi sforzi, e su cui debbono sempre concentrarsi coloro che cercano di esercitare un influsso sui propri simili, è l'individualità del potere e dello sviluppo […] [ciò richiede] la libertà, e la varietà delle situazioni […] [nascono] il vigore individuale e la molteplice diversità […] originalità.”

da I limiti dell'attività dello Stato, pp. 75-6; citato e ritradotto in J. S. Mill, Saggio sulla libertà, traduzione di Stefano Magistretti, Il Saggiatore, Milano, 1981, p. 86

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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