“Il grande enigma della vita umana non è la sofferenza, è la sventura. Non c'è da stupirsi che degli innocenti siano uccisi, torturati, cacciati dal proprio paese, ridotti in miseria o in schiavitù, chiusi in campi di concentramento o in carcere, dal momento che esistono i criminali capaci di compiere tali azioni. Non c'è nemmeno da stupirsi che la malattia infligga lunghe sofferenze che paralizzano la vita e ne fanno un'immagine della morte, dal momento che la natura soggiace a un cieco gioco di necessità meccaniche. Ma c'è invece da stupirsi che Dio abbia dato alla sventura il potere di afferrare l'anima degli innocenti e di appropriarsene da padrona assoluta. Nel migliore dei casi, chi è segnato dal marchio della sventura riuscirà a salvaguardare solo metà della propria anima.”
Origine: Attesa di Dio, L'amore di Dio e la sventura, pp. 83–84
Argomenti
età , cani , vita , morte , assoluto , azione , cacciata , carcere , cieco , concentramento , dato , enigma , gioco , grande , immagine , innocente , malattia , marchio , meccanico , miglioria , miseria , misero , momento , natura , padrona , padrone , paese , potere , ridotto , sofferenza , sventura , torturato , ucciso , necessità , anima , schiavitù , proprio , metà , criminaleSimone Weil 203
scrittore, filosofo 1909–1943Citazioni simili

Origine: Il libro dei segreti, I segreti della trasformazione (vol. II), p. 363

da La nuova rivoluzione umana
La nuova rivoluzione umana

“Il carcere dovrebbe essere un luogo di rieducazione. Invece è un luogo di sofferenza e di morte.”