“Il grande enigma della vita umana non è la sofferenza, è la sventura. Non c'è da stupirsi che degli innocenti siano uccisi, torturati, cacciati dal proprio paese, ridotti in miseria o in schiavitù, chiusi in campi di concentramento o in carcere, dal momento che esistono i criminali capaci di compiere tali azioni. Non c'è nemmeno da stupirsi che la malattia infligga lunghe sofferenze che paralizzano la vita e ne fanno un'immagine della morte, dal momento che la natura soggiace a un cieco gioco di necessità meccaniche. Ma c'è invece da stupirsi che Dio abbia dato alla sventura il potere di afferrare l'anima degli innocenti e di appropriarsene da padrona assoluta. Nel migliore dei casi, chi è segnato dal marchio della sventura riuscirà a salvaguardare solo metà della propria anima.”

—  Simone Weil , libro Attesa di Dio

Origine: Attesa di Dio, L'amore di Dio e la sventura, pp. 83–84

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“La vita fa i suoi inevitabili incontri con la sofferenza profonda e i momenti di stallo. Ma in quei momenti, se una persona si basa su questa fede, camminerà con sicurezza verso la felicità.”

Daisaku Ikeda (1928) scrittore, studioso (studioso del buddismo)

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