“Io non sapea quasi cosa mi fare nel terzo (atto), venutomi in mente che sogliono codeste lusinghiere donne, quando vedono nei loro lacci gli amanti, aspramente trattarli, ho voluto dare un esempio di questa barbara crudeltà, di questo ingiurioso disprezzo con cui si burlano dei miserabili, che hanno vinti per mettere in orrore la schiavitù, che si procurano gli sciagurati e rendere odioso il carattere delle incantatrici sirene. La scena dello stirare, allora quando la Locandiera si burla del cavaliere, che languisce, non muove gli animi a sdegno contro colei che, dopo averlo innamorato, l'insulta? Oh bello specchio agli occhi della gioventù! Dio volesse, che io medesimo cotale specchio avessi avuto per tempo, che non avrei veduto ridere del mio pianto qualche barbara locandiera.”
citato in Gerolamo Bottoni, prefazione a La locandiera
Argomenti
ridere , donne , dio , alloro , amante , atto , barbarie , barbaro , bottone , burla , carattere , cavaliere , citata , cosa , disprezzo , esempio , innamorato , insulto , locandiera , lusinghiero , mente , odioso , orrore , pianto , prefazione , scena , sciagurato , sdegno , sirena , specchio , tempo , terzo , veduta , dopo , gioventù , crudeltà , schiavitù , fare , bello , volutaCarlo Goldoni 32
drammaturgo italiano 1707–1794Citazioni simili


“Va, sciagurato, mi metti orrore; | sei delatore!”
da Canti per il popolo – Il delatore

da Frammenti Critici e Scritti di Estetica
citato in Senofonte, Elleniche, II, 4, 22; traduzione di Giovanna Daverio Rocchi, 2002

1748, XV, 5; citato in Losurdo 2005, p. 48

da Hydriotaphia
Origine: Citato in E. A. Poe – I Delitti della Rue Morgue.
Origine: Il gatto di Christiane era malato e stava per morire.
Origine: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, p. 215