“Desiderava fare qualcosa che non lasciasse possibilità di ritorno. Desiderava distruggere brutalmente tutto il passato dei suoi ultimi sette anni. Era la vertigine. L'ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancor più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso, ancora più in basso.”
L'insostenibile leggerezza dell'essere
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“La vertigine non è | paura di cadere, | ma voglia di volare.”
da Mi fido di te
Buon sangue

Origine: Da Frammenti sull'architettura, in Scritti rinascimentali di architettura, a cura di A. Bruschi, Il Polifilo, Milano, 1978.

“La vertigine è angoscia in quanto temo non di cadere nel precipizio, ma di gettarmici io stesso.”
il Saggiatore, p.65
L'essere e il nulla

“L'intermittenza è proprio la debolezza dell'uomo.”