Tutto il grillo che conta
“La morte degli altri è come un viaggio fatto da noi stessi e in cui ci ricordiamo, già a cento chilometri da Parigi, di aver dimenticato due dozzine di fazzoletti, di lasciare una chiave alla cuoca, di salutare nostro zio, di chiedere il nome della città dove si trova la fontana antica che desideriamo vedere. Nel mentre che tutte queste dimenticanze che vi assalgono e che diciamo ad alta voce, per pura forma, all'amico che viaggia con noi, hanno per sola replica il rifiuto della sala vuota, il nome della stazione gridato dall'impiegato e che ci allontana ancora di più dalla realizzazioni ormai impossibili, cosicché, rinunciando a pensare alle cose irrimediabilmente omesse, si disfa il pacchetto dei viveri e ci si scambiano i giornali e le riviste.”
1990, p. 1772
Argomenti
due-giorni , parola-chiave , morte , amico , ancora , antico , chiave , chilometro , dimenticanza , dozzina , fatto , fazzoletto , fontana , forma , giornale , impiegato , nome , pacchetto , realizzazione , replica , rifiuto , rivista , sala , solaio , stazione , viaggio , vivero , voce , zio , impossibile , cittàMarcel Proust 209
scrittore, saggista e critico letterario francese 1871–1922Citazioni simili
“Le genti d'Italia son tutte una sola | Son tutte una sola – le cento città.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 383 e 673
Inno di Garibaldi
Origine: Citato in Joshua Loth Liebman, Un Santo di oggi, in Grandi vite di gente semplice, a cura di Mario Ghisalberti, edizioni Selezione dal Reader's Digest, 1958.