“Di nuovo restammo in silenzio. Ciò che avevamo condiviso era solo un frammento di tempo, tempo defunto da un’eternità. Eppure un barlume di quei cari ricordi restava ancora nel mio cuore, come una luce del passato. Per una breve stagione sarei avanzato lungo quel raggio di luce, finché la morte non fosse arrivata per risucchiarmi di nuovo nel nulla.”

Wind/Pinball: Two Novels

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Haruki Murakami 253
scrittore, traduttore e saggista giapponese 1949

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“Non ci fu dunque un tempo, durante il quale avresti fatto nulla, poiché il tempo stesso l'hai fatto tu; e non vi è un tempo eterno con te, poiché tu sei stabile, mentre un tempo che fosse stabile non sarebbe tempo. Cos'è il tempo? Chi saprebbe spiegarlo in forma piana e breve? Chi saprebbe formarsene anche solo il concetto nella mente, per poi esprimerlo a parole? Eppure, quale parola più familiare e nota del tempo ritorna nelle nostre conversazioni? Quando siamo noi a parlarne, certo intendiamo, e intendiamo anche quando ne udiamo parlare altri. Cos'è dunque il tempo? Se nessuno m'interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi m'interroga, non lo so. Questo però posso dire con fiducia di sapere: senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo passato; senza nulla che venga, non esisterebbe un tempo futuro; senza nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente. Due, dunque, di questi tempi, il passato e il futuro, come esistono, dal momento che il primo non è più, il secondo non è ancora? E quanto al presente, se fosse sempre presente, senza tradursi in passato, non sarebbe più tempo, ma eternità. Se dunque il presente, per essere tempo, deve tradursi in passato, come possiamo dire anche di esso che esiste, se la ragione per cui esiste è che non esisterà? Quindi non possiamo parlare con verità di esistenza del tempo, se non in quanto tende a non esistere.”

14, 17
Confessioni, Libro XI (Meditazioni sul primo versetto della Genesi)

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