“Quando il terreno originario si solleva, la produzione viene coinvolta in una relazione che sta al di fuori e al di sopra della storia, quella appunto dell'origine che non è una creazione, ma una nascita. In questo senso la figura del padre deve trarsi da parte.
Il nostro tempo si accinge a concepire una grande immagine materna che non solo comprende l'immagine del mondo in cui da sempre sono venerate le madri degli dèi e degli uomini, ma che traccia anche i confini dei misteri ultimi della materia, eterno segreto per i mortali. Il fatto che a tutto questo contribuisca, senza che lo sappiano e tuttavia con la certezza delle mete perseguite, lo spirito logico e la forma maschile della conoscenza, fa parte del paesaggio di officina e del suo stile. Anche le vittime rientrano in questo insieme. La colpa dell'uomo può essere contemporaneamente una purificazione della terra.”
Origine: Lo Stato mondiale. Organismo e organizzazione, p. 58-59
Argomenti
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filosofo e scrittore tedesco 1895–1998Citazioni simili

da Nota di diario del 27 luglio 1942, Parigi, p. 112
Irradiazioni. Diario 1941-1945

da La vita e l'opera di Rivarol, p. 58
Rivarol. Massime di un conservatore

ibidem, p. 290

citato in Eugenio Spedicato, La strana creatura del caos: idee e figure del male nel pensiero della modernità, Donzelli Editore, Roma 1977. ISBN 88-7989-348-3