“Noi non ci diamo cura per nulla d'essere morali, ma, incontrando la sera quella gente di città, pusillanime e sofisticata, con la sua inquietudine e le sue necessità e i suoi peccati e i suoi affanni imbecilli, umanità che non ha in comune con noi se non quelle funzioni che abbiamo in comune anche con le bestie, mi sembra allora di veder chiaramente che questa vita che noi conduciamo è quella che fu sognata dai saggi e da Dio. Peyrony! Peyrony! Noi abbiamo ora la facoltà di immaginarci l'età dell'oro! E se tutto questo, come è giusto credere, non è che un'introduzione a cose più grandi, benvenuto sia sulla nostra età dell'oro il crudo riflesso del secolo di ferro. Il paradiso è all'ombra delle spade. (p. 113)”

Il paradiso all'ombra delle spade

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Ciò per cui l'uomo differisce dalle bestie è una cosa da nulla; il gregge comune la perde molto presto — gli uomini superiori la conservano con cura.”

Mencio (-372–-289 a.C.) filosofo cinese

Origine: Citato in Henry D. Thoreau, Walden o Vita nei boschi, traduzione di Piero Sanavio, La Biblioteca ideale Tascabile, Milano, 1995, cap. XI, p. 206. ISBN 88-8111-102-0

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“Pensate da uomini saggi, ma parlate come la gente comune.”

Aristotele (-384–-321 a.C.) filosofo e scienziato greco antico

Origine: Citato in Luciano Verdone, Un brindisi con Socrate.

“La carità è un'estensione del nostro amore per noi stessi ad esseri a noi eguali a causa della nostra comune natura e del nostro comune destino di felicità in Dio. Non è compito di questo trattato provare, bensì assumere, che la nostra natura non è comune alle bestie brute, ma incommensurabilmente al di sopra della loro, ben più al di sopra di quanto noi siamo al di sotto di quella degli angeli.”

Joseph Rickaby (1845–1932) sacerdote gesuita e filosofo inglese

Origine: Da Dei cosiddetti diritti degli animali, traduzione di Paolo Garavelli, in Tom Regan, Peter Singer, Diritti animali, obblighi umani, Gruppo Abele, Torino, 1987, pp. 181-182. ISBN 88-7670-097-8

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“Ora come ora non riesco a vedere dove dovrei migliorare, mi sembra che tutto funzioni a meraviglia.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2004
Origine: Citato in Vincenzo Martucci, «Un talento insuperabile» http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/14/talento_insuperabile__ga_10_0409145660.shtml, Gazzetta dello Sport, 14 settembre 2004.

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“E io forse ho sognato che tutta l'umanità assomigliasse alla Sicilia. Da vecchio romantico, illuso professore di greco antico, ma non è così oggi la vita. La vita è che se dici merda che significa ti amo, non ti capiscono e soprattutto non ti capiscono i pusillanimi e i mafiosi.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Da una lettera aperta pubblicata sul Corriere della Sera dopo le polemiche per il suo intervento di pochi giorni prima all'incontro Mercanti di luce. Narrare la bellezza tra padri e figli; citato in La lettera di Vecchioni alla Sicilia: «Un'Isola di merda se non si ribella» http://www.lasicilia.it/articolo/la-lettera-di-vecchioni-alla-sicilia-e-ai-siciliani-e-un-isola-di-merda-solo-se-non-si, La Sicilia.it, 6 dicembre 2015.

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“Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile – qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere maltrattata inutilmente da quello.”

Jean Jacques Rousseau (1712–1778) filosofo, scrittore e musicista svizzero di lingua francese

prefazione; 2004, p. 32
Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza
Variante: Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile — qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere maltrattata inutilmente da quello. (prefazione; 2004, p. 32)

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“La vera funzione politica del teatro di Carmelo era quella, presumo, di dividere la città e di mettere a repentaglio il luogo comune che tiene insieme la comunità umana: il linguaggio.”

Romeo Castellucci (1960) regista teatrale e scenografo italiano

citato in Fondazione Immemoriale di Carmelo Bene http://www.immemorialecarmelobene.it/images/romeocastellucci.pd

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