“Gli effetti sociali del colonialismo sono più insidiosi di quelli politici ed economici. Questo perché si radicano profondamente nelle menti del popolo e perciò ci vuole più tempo per sradicarli. Gli europei ci relegarono nella condizione di subalterni in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Tanti del nostro popolo arrivarono al punto di accettare l'idea che eravamo un popolo inferiore. Fu solo quando la validità di quel concetto fu messa in questione che cominciarono i primi fermenti di rivolta e l'intera struttura del regime coloniale fu posta sotto attacco. Una volta, cartelli come GLI AFRICANI NON SONO AMMESSI o SOLO PER EUROPEI si potevano vedere in praticamente ogni parte d'Africa. Ora stanno scomparendo rapidamente, sebbene si vedano ancora ben visibili nella Repubblica del Sudafrica e nella Rhodesia Meridionale. Posso ben immaginare come reagirebbe un inglese se incappasse in cartelli che proclamano NON SONO AMMESSI I BRITANNICI in qualsiasi parte d'Europa o in anche uno solo stato dei nuovi Stati africani indipendenti. Gli africani però dovevano sopportare illimitatamente tale trattamento nella loro terra di nascita.”
Africa Must Unite
Argomenti
africano , cartello , ammesso , popolo , europeo , colonialismo , fermento , insidioso , parte , trattamento , meridionale , messa , regime , attacco , repubblica , rivolta , struttura , nascita , quotidiano , inglese , immaginario , concetto , questione , effetto , condizione , aspetto , tale , idea , terra-terra , punto , terra , politico , ancora , tempo , stato , vita , visibilio , validità , social , intero , ora , posta , voltaKwame Nkrumah 82
rivoluzionario e politico ghanese 1909–1972Citazioni simili

Origine: Estratto del discorso tenuto al parlamento europeo di Strasburgo, il 12 Febbraio 2019 https://youtu.be/A1L8CgLd2O4?t=224 (dal min 3:44 al min 4:56)

dall'intervento durante la manifestazione leghista davanti alla prefettura di Bergamo, 8 dicembre 2007; citato in «Il nostro popolo pronto ad attaccare» http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_08/bossi_momento_attacco_183b1bbe-a57c-11dc-87a0-0003ba99c53b.shtml, Corriere della sera, 8 dicembre 2007

27 gennaio 1942
Conversazioni a tavola

No doubt, I am proud of the people. I am from the people and I am the son of the people. I will work for the sake of the people. I will sacrifice my life for the liberty of this people and safeguarding, protecting and preserving it from all evils.
Principles of 14th July revolution
Variante: Indubbiamente, sono fiero del popolo. Io provengo dal popolo e sono il figlio del popolo. Lavorerò per il popolo, sacrificherò la mia vita per la libertà di questo popolo e per salvaguardarlo, proteggerlo e fargli da scudo contro ogni male.

cap. XII, La prima rivoluzione spaziale planetaria, pag. 72
Terra e mare