“Si devono amare gli animali per essere più vicini a Dio perché ti danno tutto, senza chiedere niente. Perché contro il potere dell'uomo con le armi sono indifesi. Perché sono eterni bambini. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola. Perché non conoscono invidia né rancore. Perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l'amore, semplicemente lo aspettano. Perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano, saremo molto vicini a Dio.”

Attribuite
Origine: Brano citato da Silvio Berlusconi in un discorso agli iscritti del suo partito e postato sulla propria pagina Facebook il 29 marzo 2014; citato in Berlusconi a caccia di nuovi consensi. «Ogni cane, un voto» http://www.iltempo.it/politica/2014/03/30/news/berlusconi-a-caccia-di-nuovi-consensi-ogni-cane-un-voto-934081/, IlTempo.it, 30 marzo 2014. Il brano è rintracciabile su internet già prima di tale data, in varie pagine web di argomento animalista, con un inizio leggermente diverso ("Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto, senza chiedere niente", in inglese "Why Should We Love Animals? Because they give everything asking for nothing back").

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 19 Giugno 2023. Storia
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religiosa e beata albanese 1910–1997

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16 giugno 1902; Vergani, p. 198
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“Il sapiente non proferirà una parola senza averla intinta nel senno.”

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Origine: Citato in 1932, p. 108.

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“In materia di denaro, il principio di Kant era «Né debiti, né spilorcerie», vivere di quanto si ha, senza indebitarsi, senza avere l'assillo di mettere da parte.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: In materia di denaro, il principio di Kant era «Né debiti, né spilorcerie», vivere di quanto si ha, senza indebitarsi, senza avere l’assillo di mettere da parte.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 2, Che tipo d'uomo era Kant, p. 45

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