“Questo piccolo paese, tra i più poveri del mondo, possiede un esercito di centomila giovani, relativamente colti, dei quali non sa che fare. Il paese non ha industrie, l'agricoltura è in abbandono, le città in rovina, le strade distrutte. Centomila soldati si svegliano ogni mattina senza saper che fare, e soprattutto senza niente da mangiare. Ma la sorte dei loro colleghi e fratelli in borghese non è molto diversa. Basta girare per Asmara all'ora di pranzo. I funzionari delle poche istituzioni esistenti in uno stato così giovane vanno a mangiare un boccone nei bar e nei ristoranti del quartiere. Ma le folle dei giovani non sanno dove andare: non lavorano, non hanno un soldo. Girano, guardano le vetrine, sostano agli angoli delle strade, siedendo sulle panchine oziosi e affamati.”
Origine: Ebano, pp. 266-267
Argomenti
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giornalista e scrittore polacco 1932–2007Citazioni simili

da Versi del testamento, vv. 44-46; 1997, p. 159
Trasumanar e organizzar

Origine: Citato in Stanley Karnow, Storia della guerra del Vietnam, traduzione di Piero Bairati, Rizzoli editore, Milano, 1985, p. 23

da Dolce fare niente, n. 3
Lorenzo 1999 – Capo Horn

Origine: Dal discorso per la laurea honoris causa conferitagli a Camerino, 1960; citato in Giorgio Galli, La sfida perduta: biografia politica di Enrico Mattei, Bompiani, 1976.

da Presso il Danubio
Origine: In I. Mészáros, A. J. e l'arte moderna, Lerici 1964, citato in Lunario dei giorni di quiete. 365 giorni di letture esemplari, a cura di Guido Davico Bonino, prefazione di Claudio Magris, Einaudi, Torino, 1997, p. 167, traduzione di Guido Davico Bonino. ISBN 8806147234