“Ah, Pavel Ivànovič, Pavel Ivànovič! che uomo sarebbe potuto uscir da voi, se appunto cosí, colla forza e la pazienza, aveste lottato sulla buona strada, mirando a uno scopo migliore! Dio mio, quanto bene avreste potuto fare! Oh se qualcuno soltanto di coloro che amano il bene compissero altrettanti sforzi per esso, quanti se ne compiono per procacciarsi il centesimo, e sapessero sacrificare al bene ogni amor proprio, ogni ambizione, senza pietà di se stessi, come voi non avete avuto pietà di voi stesso nel procacciarvi il vostro centesimo: Dio mio, come fiorirebbe la nostra terra!… Pavel Ivànovič, Pavel Ivànovič! Il peggio non è che vi siate reso colpevole di fronte agli altri: il peggio è che di fronte a voi stesso vi siete reso colpevole, di fronte alla ricchezza di forze e di doni, che vi erano toccati in sorte. Il destino vostro era d'essere un grand'uomo; e voi invece vi siete degradato e perduto.”
[...]; 1977, p. 356
Le anime morte, Parte seconda
Argomenti
destino , età , ambizione , appunto , bene , centesimo , color , colore , colpevole , essere , forza , fronte , grande , miglioria , pazienza , ricchezza , scopo , sforzo , sorte , stesso , strada , terra , toccata , uomo , uscire , colla , proprio , peggio , fare , pietàNikolaj Vasiljevič Gogol 69
scrittore e drammaturgo ucraino 1809–1852Citazioni simili

Origine: Citato in Emanuele Gamba, Pavel, corsa e romanticismo "Ma non sono un fuoriclasse" http://www.repubblica.it/online/calcio2002_serie_a/gamba/gamba/gamba.html, Repubblica.it, 10 maggio 2003.

Citato in di Historia, Mensile illustrato di Storia, Anno VII – N. 66 – Milano – Maggio 1963

predica non citata
Dalle prediche


Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico B