da Teoria e pratica, n. 4
Casus belli
“È una crudeltà, una barbarie uccidere, accoppare, sgozzare animali che non fanno niente di male; essi sono sensibili al male e al dolore come noi, malgrado ciò che dicono vanamente, falsamente e ridicolmente i nostri nuovi cartesiani che guardano a loro come pure macchine senz'anima e senza alcun sentimento e che per questa ragione – e su un vano ragionamento che fanno sulla natura del pensiero di cui pretendono l'incapacità a produrlo da parte della materia – li dicono interamente privi di ogni conoscenza e di ogni sentimento di piacere e di dolore. Ridicola opinione, massimamente perniciosa, detestabile dottrina che tende manifestamente a soffocare nel cuore degli uomini tutti i sentimenti di bontà, di dolcezza e di umanità che potrebbero avere per questi poveri animali.”
Origine: Da Oeuvres complètes, t. I, p. 216; citato in Ditadi 1994, vol. I, p. 141.
Argomenti
arte , dolore , uomini , piacere , animale , avere , barbarie , barbaro , conoscenza , cuore , dolcezza , dottrina , macchina , male , materia , natura , opinione , parte , pensiero , povero , ragionamento , ragione , ridicolo , sentimento , vano , umanità , crudeltà , incapacitàJean Meslier 13
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