“Scopo del viaggio suo [Girolamo Maggi] era Venezia, la città dove a que' tempi gl'ingegni italiani più quietamente vivessero e ricavassero dai loro studi maggior lucro, a cagione del vasto commercio librario fomentato dalla prudenza del governo; ivi egli rivide il Robortello e contrasse amicizia con quel famoso Pietro Aretino; il quale odiato e sprezzato privatamente da tutti, era pur da tutti ed in pubblico adulato, pagato, esaltato, mentre il furbo, conoscendo di quali e quante cose sia capace l'umana viltà, avverava il detto antico, essere il mondo di chi se lo piglia.”

—  Carlo Promis

Vita di Girolamo Maggi d'Anghiari

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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architetto, archeologo e filologo italiano 1808–1873

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“L'uom tre volte chiarissimo e divino | Il famoso immortal Pietro Aretino.”

Girolamo Maggi (1523–1572)

da Guerra di Fiandra, Canto II, verso 56; citato in Carlo Promis, Vita di Girolamo Maggi d'Anghiari

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“Gli occhi miei, da che gli fu prima inoltrato l'Alfabeto, non hanno mai letto Opere che più gli giovino e dilettino, che quelle che produce il glorioso e felice ingegno vostro [Pietro Aretino].”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

Lettera IV
Origine: Dalle Lettere in Le rime d'Angelo di Costanzo, a cura di Anton Federigo Seghezzi, Giuseppe Comino, Padova 1750.

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“La maggior parte delle guerre, e le più sanguinose, furono, e sono fomentate dai preti.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

cap. LII; p. 122
Clelia: il governo dei preti

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