“… credo sia fuori dubbio che se vivessimo secondo i diritti che la natura ci ha dato e conformemente ai suoi insegnamenti, saremmo naturalmente sottomessi ai nostri genitori, soggetti alla ragione, e servi di nessuno […] come possiamo dubitare di essere tutti liberi per natura, dato che siamo tutti uguali? A nessuno può venire in mente che la natura, che ci ha fatti tutti uguali, abbia costretto qualcuno in servitù […] Ne consegue quindi che la libertà è un diritto naturale, e a mio avviso bisogna aggiungere che siamo nati non solo padroni della nostra libertà, ma anche inclini a difenderla.”
2004, pp. 10-12
Discorso sulla servitù volontaria
Citazioni simili

dal dibattito di Putney, 28 ottobre – 11 novembre 1647; citato in Giampiero Carocci, La rivoluzione inglese. 1640-1660, Editori Riuniti, Roma, 1998, p. 74

Pacem in Terris
Variante: In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata d'intelligenza e volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e doveri che scaturiscono immediatamente dalla sua natura e perciò universali, inviolabili, inalienabili.

Origine: Citato in Errico Malatesta, L’Anarchia.

Origine: Citato in Aspettando Prima Serata: Zanetti, natura e genitori http://www.inter.it/aas/news/reader?N=59593&L=it, Inter.it, 28 settembre 2012.

L'identità cristiana e il fantasma dell'assedio, 5 ottobre 2005
Lo Stato e la Chiesa
citato in Loredana Lipperini, Cretine, scalmanate, Lipperatura, 26 novembre 2007