“Costruito, San Fratello, nell'Alto Medio Evo, dalle truppe mercenarie raccolte nella Valle Padana (ma questo non bisogna farlo sapere a Bossi) da Ruggero il Normanno per la riconquista. Queste truppe di mercenari si erano stabilite in Sicilia formando le cosiddette colonie lombarde (Nicosia, Aidone, Piazza Armerina, Francavilla, Novara di Sicilia e San Fratello, appunto). Colonie chiuse che hanno conservato le loro tradizioni lombarde, i loro costumi e, soprattutto, la loro lingua, il gallo italico o mediolatino. San Fratello è stata la più tipica e la più chiusa di queste colonie. Paese di pastori, di carbonai e di contadini, che aveva la sua ragione di vita nel ricco bosco adiacente al paese, il bosco della Miraglia, che fa parte del Parco dei Nebrodi, ricco di faggi, cerri, querce. La fine del mondo contadino degli anni Cinquanta, Sessanta, ha fatto crollare l'economia di San Fratello e costretto molti dei suoi abitanti ad emigrare. Emigrare dove? In Lombardia naturalmente, come in una sorta di richiamo ancestrale. C'è stata una trafila migratoria in Val Ceresio, nei paesi soprattutto di Saltrio e Viggiù.”

Origine: Da La metafora di San Fratello, Il Manifesto, 17 febbraio 2010.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Fra tutte le colonie lombarde, quella che ha più mantenuto costumi e lingua è stata San Fratello, San Filadelfio in origine, costruita sul cocuzzolo di una montagna di 700 metri, vicina all'antica città siculo-greca Apollonia e quindi bizantina Demena”

Vincenzo Consolo (1933–2012) scrittore e saggista italiano

da cui prese il nome il Valdemone
Origine: Da Quei siciliani lombardi investiti dalla frana http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/02/25/quei-siciliani-lombardi-investiti-dalla-frana.html, la Repubblica, 25 febbraio 2010, edizione Palermo, p. 1.

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“I Lombardi e i Galli venuti in Sicilia col Conte Ruggero, promiscuamente abitarono Nicosia, quindi gli abitanti usano il linguaggio lombardo ed il francese, sebbene corrottamente. I nicosiani, dì entrambi i sessi, si hanno anche di singolare che per l'altezza del corpo e la bellezza della bocca e del volto sorpassano tutte le altre genti di Sicilia e si addimostrano discendenti dai Franchi, dai Normanni e dai Lombardi dei quali sono colonie.”

Tommaso Fazello (1498–1570) storico e teologo italiano

Origine: Citato in Giovanni Paternò-Castello, Nicosia, Sperlinga, Cerami, Troina, Adernò: Con 125 Illustrazioni, Bergamo 1907, pp. 22-23.
Origine: Citato in Vito Amico, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto da Gioacchino Di Marzo, Volume 2, Palermo 1859, seconda edizione, p. 200 http://books.google.it/books?id=y2MPAAAAYAAJ&pg=PA200.

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“(Piazza) posta in una valle, edificata da' Lombardi, ove ancora i Cittadini parlano lombardo corroto.”

Giuseppe Carnevale (1558) giurista e storico italiano

Origine: Giuseppe Carnevale, Storia e descrizione del regno di Sicilia, Napoli, 1591. Caltanissetta 1987, Lib. II, p. 153
Origine: Salvatore C. Trovato, Convegno di studi su Dialetti galloitalici dal Nord al Sud: realtā e prospettive, Volume 2 di Progetto Galloitalici, Università di Catania, cattedra di geografia linguistica, Lunario, Catania 1999, p. 221.

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“Al tempo de' primi Re Normanni tanti erano nella Sicilia i Lombardi, o i viventi secondo il dritto Longobardo, che i medesimi componeano Terre, e Città intere.”

Giacinto Dragonetti (1738–1818) giurista italiano

Origine: Da Origine de' feudi ne' regni di Napoli e Sicilia, loro usi e leggi feudali, Napoli, 1788, p. 363.

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