“Alcuni libri che [Stalin] lesse negli anni formativi tratteggiano le sue azioni future. Di uno, in particolare, si dice a ragione che abbia convalidato i principi della dittatura rivoluzionaria: si tratta de I demoni di Dostoevskij. Nel romanzo Die ermordete Seele (L'animo ucciso), l'informato scrittore georgiano Grigol Robakidze sostiene che la copia de I demoni della biblioteca del seminario di Tbilisi recasse numerose scritte di Stalin. Il romanzo più clamorosamente controrivoluzionario della letteratura russa era approvato dalle autorità del seminario. La trama […] deve aver suggerito a Stalin il modo in cui organizzare una rivoluzione. Uno dei personaggi di Dostoevskij, un teorico secondo il quale devono cadere cento milioni di teste affinché le future generazioni siano felici per sempre, non deve essergli sembrato macabro quanto invece sembrò all'autore.
Come gli eroi di Dostoevskij, Stalin cercò nella filosofia la legittimazione per violare la legge umana e divina.”

Origine: Stalin e i suoi boia, pp. 32-33

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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