“Dopo la liberazione, le persone psicologicamente sottomesse per secoli non iniziano subito a produrre opere gloriose, potenti e volitive. […] Le vittime devono comprendere quale sia stata la loro relazione con l'aggressore e arrivare a costruire nuove strutture di comando, o almeno capire se hanno bisogno di strutture di comando. Occorrerà condividere le esperienze vissute per comprendere: a) ciò che è «normale» e b) se si è interessati a essere normali. E soprattutto servirà tempo per comprendere ciò in cui davvero credono, ciò che pensano. Se tutto quello che è stato loro insegnato è la storia, i costumi e il ragionamento dei vincitori, bisognerà aspettare a lungo prima che realizzino quali «pezzi» vogliono mantenere e quali vogliono buttare; quali pezzi siano insidiosi e quali recuperabili.”
Origine: Ci vogliono le palle per essere una donna, p. 255
Argomenti
dopo , struttura , vincitore , insidioso , persone , bisogno , vissuto , secolo , opere , stato , vittima , relazione , liberazione , interessato , prima , aggressore , potente , ragionamento , esperienza , tempo , persona , storia , comando , essere , costume , lungoCaitlin Moran 38
scrittrice e giornalista inglese 1975Citazioni simili

Ambrose Bierce
(1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense
1988, p. 176
Dizionario del diavolo