“Qui io sono oscenamente processato non come cittadino, ma come scrittore, come artista. Mi si lasci citare Shakespeare: la bellezza estetica sta in chi la guarda, come l'oscenità. E se qualcuno trova oscene le mie opere, dipende da lui. Quando scrivo non posso pensare al committente, figuriamoci ai lettori. Non scrivo né gialli, né romanzi rosa. Non sono uno scrittore porno e nemmeno per bambini. […] Io faccio letteratura. Il genere letterario mi sfugge. Cerco, nel mio lavoro, di recuperare una lingua italiana. Uso un vocabolario vastissimo e le mie opere non sono divulgative. Possono essere fruite pochissimo. Sono difficilissime. Che senso ha estrapolare dieci pagine su 430 per capirne, con mente perversa, significati che non hanno e che il lettore è libero di interpretare?”

—  Aldo Busi

Origine: Dal processo del 13 marzo 1990 presso il Tribunale di Trento; citato in Alla ricerca di cause migliori (IV) – Da Trento a Monza, vent'anni dopo http://www.altriabusi.it/2012/01/23/alla-ricerca-di-cause-migliori-iv-da-trento-a-monza-ventanni-dopo/, Altriabusi.it, 23 gennaio 2012.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 20 Dicembre 2022. Storia

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“Come sapete la domanda che più spesso viene posta a noi scrittori, la domanda preferita è: perché scrive? Io scrivo perché sento il bisogno innato di scrivere! Scrivo perché non posso fare un lavoro normale, come gli altri. 
Scrivo perché voglio leggere libri come quelli che scrivo. 
Scrivo perché ce l'ho con voi, con tutti. Scrivo perché mi piace stare chiuso in una stanza a scrivere tutto il giorno.
 Scrivo perché posso sopportare la realtà soltanto trasformandola.
 Scrivo perché tutto il mondo conosca il genere di vita che abbiamo vissuto, che viviamo io, gli altri, tutti noi a Istanbul, in Turchia.
 Scrivo perché amo l'odore della carta, della penna e dell'inchiostro.
 Scrivo perché credo nella letteratura, nell'arte del romanzo più di quanto io creda in qualunque cosa. 
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 Scrivo perché ho paura di essere dimenticato. 
Scrivo perché apprezzo la fama e l'interesse che ne derivano. Scrivo per star solo. Forse 
scrivo perché spero di capire il motivo per cui ce l'ho così con voi, con tutti. 
Scrivo perché mi piace essere letto.
 Scrivo perché una volta che ho iniziato un romanzo, un saggio, una pagina, voglio finirli. 
Scrivo perché tutti se lo aspettano da me.
 Scrivo perché come un bambino credo nell'immortalità delle biblioteche e nella posizione che i miei libri occupano negli scaffali. 
Scrivo perché la vita, il mondo, tutto è incredibilmente bello e sorprendente. 
Scrivo perché è esaltante trasformare in parole tutte le bellezze e ricchezze della vita. 
Scrivo non per raccontare una storia ma per costruirla. 
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