“Dopo che Dio, provando e riprovando nei suoi laboratori celesti, ebbe creato l'idea della perfetta bellezza femminile, ne consegnò la divina matrice ai suoi angeli che la conservarono gelosamente nei segreti forzieri del cielo. Un giorno di tanto tempo fa, Dio, scrutando la Terra, vide un uomo che reputò degno di avere quella preziosa matrice e allora inviò i suoi angeli che gliela consegnarono in sogno. Fu così che Botticelli riuscì a dipingere la più bella immagine della bellezza che l'uomo possa concepire nella sua"Nascita di Venere".”

Ultimo aggiornamento 07 Agosto 2025. Storia

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“La ragione è un angelo tra l'uomo e Dio.”

Abraham ibn ‛Ezra (1089–1167) erudito e poligrafo

Origine: Citato in Maurice Barrès, El Greco o Il segreto di Toledo, traduzione di Anna Colombo, introduzione di Giampaolo Polvani, Editoriale Viscontea, 1989, Pavia. ISBN 88-7807-008-4

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“Eletta, prudente, di grazie piena, | di schiatta di re possenti, | dono a noi tu sei della casa Latina, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || Viandante al cielo | nelle leggi del cielo profonda, | rinnegasti te stessa, e il grado avito, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || Sapiente, santa, veneranda vergine, | al fuoco gettato dal Verbo in terra | accendesti la lampada della fede, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || Allo sposo, Cristo incarnato, | con intatta verginità sposata, | nel talamo inaccessibile riposasti, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || D'amor nutrita, pavone gentile, con fila d'oro lucenti e fine, | del crisma, e di triplice corona invidiabile, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || Dritto-volante colomba aerea, | l'arca del novello Noè è tuo riposo: | spegnitrice di serpi, cicogna giusta, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || Savia martire combattente | per la potenza del Verbo del Padre, | che forte pigiasti lo strettojo colmo, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima! || Oh colorita di colore purpureo, fronzuta, vermiglia qual mela, | inclita sposa, di sangue velata, | oh angelo di bellezza, ammirabile Ripsima!”

Nerses Shnorhali (1102–1173) scrittore e santo armeno

Inno a Santa Ripsima
Origine: In Orfeo, il tesoro della lirica universale, a cura di Vincenzo Errante e Emilio Mariano, sesta edizione rinnovata e accresciuta da Emilio Mariano, Sansoni, Firenze, traduzione di Anonimo Padre Mechitarista, pp. 277-278.

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