Origine: Brindisi levato da Stalin in onore di Adolf Hitler nel corso del banchetto offerto dalle massime autorità sovietiche alla delegazione diplomatica tedesca, guidata da Joachim von Ribbentrop, subito dopo la conclusione del Patto di non aggressione fra Germania ed Unione Sovietica, firmato a Mosca il 23 agosto 1939. John Lukacs, L'attacco alla Russia, Edizioni Corbaccio S.r.L., Luino, 2008 ISBN 978-88-7972-873-7.
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Accedi per la revisione“Non sono degno di parlare ad alta voce di Adolf Hitler, né la sua vita e le sue azioni richiedono eccitazione sentimentale. Era un guerriero, un guerriero per l'umanità, e un predicatore del vangelo della giustizia per tutte le nazioni. Era un riformatore di prim'ordine e il suo destino storico è stato di vivere in un periodo di ineguagliabile crudeltà, che alla fine lo abbatté. Così l'uomo comune europeo occidentale può guardare ad Adolf Hitler. E noi, suoi stretti seguaci, chiniamo il capo alla sua morte.”
Originale
I am not worthy to speak loudly of Adolf Hitler, nor do his life and deeds call for sentimental arousal. He was a warrior, a warrior for mankind, and a preacher of the gospel of justice for all nations. He was a reformer of the highest order, and his historical fate was that he lived in a time of unequalled cruelty, which felled him in the end. Thus the ordinary Western European may look upon Adolf Hitler. And we, his close followers, bow our heads at his death.
An obituary for Adolf Hitler, Aftenposten (7 May 1945)
Argomenti
stretta , europeo , umanità , degno , eccitazione , vita , morte , crudeltà , destino , stato , comune , riformatore , riformatorio , giustizia , vivero , uomo , guerriero , voce , periodo , seguace , fine , capo , storico , nazione , azione , sentimentale , predicatore , vangeloKnut Hamsun 12
scrittore norvegese 1859–1952Citazioni simili
Origine: Frase pronunciata al ritorno in Inghilterra dopo l'incontro con Hitler al Berchtesgaden il 15 settembre 1938; citato in Keith Feiling, Life of Neville Chamberlain; citato in Winston Churchill, The second world war, Cassel & Company LTD, Londra, 1964, Volume I The gathering storm, 17° capitolo The Tragedy of Munich, p. 265.
Che cos'è il comando?
Origine: Dal discorso tenuto il 18 maggio 1937 al Seminario Arcivescovile James Edwar Quigley di Chicago; citato in Andrea Tornielli, Pio XII, Piemme editore, Casale Monferrato, 2001, p. 114. ISBN 88-384-6403-0
citato in Ralf Dahrendorf, Erasmiani, traduzione di M. Sampaolo, p. 7
da Nazioni e nazionalismo dal 1780, Einaudi, Torino, 1991, p. 158
Variante: Sono tutt'ora l'Hitler contemporaneo. Questo Hitler ha solo un'obbiettivo: giustizia per il suo popolo, sovranità per il suo popolo, riconoscimento dell'indipendenza del suo popolo, e il diritto alle sue risorse. Se questo significa essere un'Hitler, allora permettetemi d'essere un Hitler decuplicato.