“Dopo che l'alunno aveva scritto i versetti, lo shaykh lo teneva stretto tra le ginocchia per recitarglieli. Il bambino doveva quindi ripeterli. A ogni errore riceveva una bacchettata sulla testa; un colpo leggero che doveva servire a fargli capire che aveva commesso un errore e che doveva ripetere il versetto daccapo. Se faceva un altro errore, riceveva un'altra bacchettata; allora il versetto veniva ripetuto per la terza volta. Lo shaykh non correggeva l'errore se non alla terza bacchettata. È ovvio che uno non potrà mai scordarsi una correzione che gli è costata tre bacchettate sulla testa.”
pag. 33
Una vita con l'islam
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libro Perché non possiamo essere cristiani

Origine: Da E tali, tali erano le gioie, in Romanzi e saggi.

Origine: Dall'intervista di Alessandra Mattanza, Michael Fassbender: «Sono il più severo critico di me stesso» http://www.leiweb.it/celebrity/personaggi-news/2013/michael-fassbender-intervista-401716762327.shtml, Leiweb.it, 31 ottobre 2013.

“La verità è sempre la correzione di un errore, e quindi l'errore fa parte della verità.”
da Filosofia del nulla, Gazzetta Ticinese, 13 dicembre 1980; citato in Gino Ruozzi, Scrittori italiani di aforismi, Mondadori

“Le donne oneste sono inconsolabili per gli errori che non hanno commesso.”