“Io domando a tutti coloro, la cui vocazione li mette più particolarmente a contatto con l'infanzia, se non hanno con pari dolore e sorpresa trovato la malignità e l'astuzia in cuori ove non altro dovrebbe albergare se non l'innocenza e l'ingenuità? Io domando ad ogni osservatore de' nostri costumi sociali se non ha spesso con indignazione veduto la piccola mano del fanciullo già esercitarsi al furto, e il suo labbro dischiudersi alla bestemmia? – Mi affligge l'insistere su queste penose domande. Esse non sono dirette contro l'infanzia; ma sibbene contro la parte adulta della società. Sua è la colpa, per l'ingrata negligenza con cui abbandona la prole del povero, mentre il povero dee distaccarsene per consacrare i suoi sudori alla società stessa.”

—  Enrico Mayer

p. 87

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Einstein era un fisico e non un filosofo. Ma la schietta ingenuità delle sue domande era filosofica.”

Carl Friedrich von Weizsäcker (1912–2007) fisico e filosofo tedesco

Origine: Citato in Peter Aichenburg e Roman V. Sexl, Albert Einstein, Vieweg, Braunschweig, 1979, p. 159; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 182. ISBN 88-04-47479-3

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“Il fanciullo ha formulato la eterna domanda ebraica: perché Iddio tratta proprio noi tanto duramente, fra tutti gli altri popoli, noi che lo abbiamo servito come nessun altro? Perché ci getta sotto i piedi degli altri, affinché ci calpestino, noi che per primi l'abbiamo riconosciuto e celebrato nell'impenetrabilità dell'essere Suo? Perché distrugge quel che edifichiamo, annienta quello che speriamo, perché ci nega la dimora dovunque noi ci arrestiamo, perché aizza un popolo dopo l'altro contro di noi con odio eternamente rinnovato? Perché ci mette così duramente alla prova, noi, sempre noi, che egli aveva eletti e iniziati per primi nei suoi misteri? No, io non voglio mentire a un fanciullo, perché se la sua domanda è bestemmia allora io stesso sono un bestemmiatore in tutti i giorni della mia vita. Ecco, io lo confesso davanti a voi tutti: anch'io, per quanto resista, anch'io contendo senza fine con Dio, anch'io, vecchio di ottant'anni, rivolgo a Dio giorno per giorno la domanda di questo innocente: perché ci precipita Egli così profondamente nella miseria? Perché permette che siamo privati dei nostri diritti, perché aiuta persino i ladri nelle loro rapine? E anche se mi batto mille volte il petto con il pugno, umiliandomi, pure non posso soffocarlo questo grido d'ansiosa domanda. Non sarei un ebreo né un uomo se essa non mi torturasse ogni giorno, e solo nella morte essa s'irrigidirà sulle mie labbra.»”

Origine: Il candelabro sepolto, pp. 54-55

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“[Durante una lezione, in risposta ad uno studente che aveva alzato la mano e avevo detto «non ho capito questo passaggio»] Questa è una constatazione, non una domanda… Qualcuno ha domande?”

Paul Dirac (1902–1984) fisico e matematico britannico

citazione necessaria, Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.
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