“Il sostantivo śaṭan ha dunque, in ebraico, il significato di «colui che si oppone», e di «avversario», anche nel senso generico di nemico di guerra. Cosí, nel libro dei Re, vengono indicati con tale termine i nemici di Salomone, mentre nei libri di Samuele śaṭan è sia Davide – in tal modo definito dai suoi antagonisti filistei – sia, in senso collettivo, i rivoltosi che si oppongono al ritorno di Davide stesso. In due passi la parola è poi impiegata nel senso tecnico di «colui che sostiene l'accusa in giudizio.»”
da Śaṭan שטן. Avversario, in Simboli del pensiero ebraico. Lessico ragionato in settanta voci, pp. 319-320.
Origine: [Nota presente nel medesimo testo da cui è tratta la citazione] I</small>Re <small>II.I4, II.23 e II.25</small>
Origine: [Ibid. nota precedente] <small>I</small>Sam. <small>29.4</small>
Origine: [Ibid. nota precedente] <small>I</small>Sam. <small>19.23
Argomenti
guerra , libri , accusa , antagonista , avversario , collettivo , giudizio , impiegato , lessico , libro , modo , nemico , parola , pensiero , re , ritorno , senso , significato , simbolo , sostantivo , stesso , tale , tecnico , termine , rivoltosoGiulio Busi 1
filologo italiano 1960Citazioni simili

e, perciò, politico
Citato in LaPira.org http://www.lapira.org/index2.php?file=news&form_id_cat_notizia=72

citato ne Duellanti, n. 67, gennaio-febbraio 2011, p. 58

cap. XII, La prima rivoluzione spaziale planetaria, pag. 66-67
Terra e mare

Se questo è un uomo
Variante: Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito. Vi si oppone la nostra sempre insufficiente conoscenza del futuro; e questo si chiama, in un caso, speranza, e nell'altro, incertezza del domani.