“Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.”
Come divenni brigante
Variante: La Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri, vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, nè esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.
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“La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.”
da Il battibecco

“Chi legge vive mille vite prima di morire" disse Jojen. "Chi non legge mai, ne vive una sola.”
I guerrieri del ghiaccio - I fuochi di Valyria - La Danza dei Draghi

“Necessità non conosce legge.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 683
La legge aggrava la mano punitrice su colui che la infranse, né si arresta alle grida del misero, che protesta non aver saputo d'infrangerla; – anzi a colui che fin dall'infanzia abbandonato a sé stesso, e senza il freno di alcun salutare insegnamento, seguitò impunemente il sentiero del tacito vizio, dove la legge non guarda, per entrar poi sulla via del delitto, ove la legge il coglie e punisce: a questo sciagurato cui tolse dal petto ignoranza ogni sentimento di morale, ogni distinzione del giusto e dell'ingiusto, dice la legge: Io non ammetto ignoranza? Eh! chi non sente che queste parole suonano in simil caso come feroce ironia?... Eppure la legge dee proferirle, perché altrimenti chi più le andrebbe soggetto?... Ma d'altra parte la sentenza che cade su quell'infelice, e su tante altre vittime della propria abjezione, ricade col tempo su quelli, che posti in più alto grado sociale, trascurarono di educare i loro sventurati fratelli. (p. 18)
Frammenti di un viaggio pedagogico

da Il cerchio da chiudere, Garzanti, Milano, 1972, pp. 35-41

da Il Grande Altro, a cura di Marco Senaldi, Feltrinelli

“La prefazione è quella cosa che si scrive dopo, si stampa prima, e non si legge né dopo né prima.”

“Cajo Gracco: Anche de' rei | Il sangue è sacro, né versarlo debbe | Che il ferro della legge.”
Atto IV, p. 185
Cajo Gracco