“Viaggiatori provenienti da ogni parte d'Europa giudicano ineludibile concludere il Grand Tour con un viaggio nell'isola che accoglie nel suo grembo memorie che sono sintesi di quanto è accaduto nel Mediterraneo dal tempo dei fenici. Goethe istituzionalizzerà a canone questa tappa e scriverà, dopo due settimane di soggiorno a Palermo, che «senza la Sicilia non ci si può fare un'idea dell'Italia: qui è la chiave di tutto» (hier ist der Schlüssel zu allem). Ma già in precedenza, e in modo istintivamente perentorio, come solo può forse esserlo un poeta grandissimo, prima ancora di essere giunto in Italia aveva scritto: «La Sicilia è per me preannuncio dell'Asia e dell'Africa, e il trovarsi in persona nel centro prodigioso cui convergono tanti raggi della storia del mondo non è cosa da poco.»”

Epifania di un destino che si riduce a un punto di fuga nella prospettiva di una storia plurimillenaria.
L'Italia nello specchio del Grand Tour

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“L'Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“I viaggi rovinano ogni felicità. Non si può più guardare un edificio qui dopo aver visto l'Italia.”

Frances Fanny Burney (1752–1840) scrittrice inglese

Citato in Focus, n. 89, p. 150

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“La Sicilia contiene le memorie dei romani, dei musulmani, dei cristiani e degli ebrei. La Sicilia è vicina anche geograficamente al nord Africa. La Sicilia può essere la Bruxelles del Mediterraneo.”

Abraham Yehoshua (1936) scrittore e drammaturgo israeliano

Origine: Citato in Andrea Scutellà, Abraham Yehoshua: "La Sicilia deve diventare la capitale del Mediterraneo" http://mattinopadova.gelocal.it/italia-mondo/2015/04/20/news/abraham-yehoshua-la-sicilia-deve-diventare-la-capitale-del-mediterraneo-1.11272410?id=2.4123&fsp=2.4112, MattinoPadova.it, 20 aprile 2015.

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“Il tempo per divertirsi in tour europeo è all'incirca tre settimane dopo aver aperto le valigie.”

George Ade (1866–1944) giornalista, commediografo e regista statunitense

Senza fonte

“La scoperta della Sicilia è uno dei motivi più fertili e frequenti della letteratura sette-ottocentesca dei «viaggiatori» stranieri in Italia. L'aspirazione al mitico, solare Sud sembra, nella immaginazione di tedeschi, inglesi francesi nordici, raggiungere l'apice più ricco di sorprese e di novità nell'esplorazione attonita, stupita (ma non per questo meno animata da vigile spirito critico e selettivo) dell'isola «del sole», della «terra del fuoco», della «terra della primavera perenne»
Ma la scoperta – come "comprensione" e serena valutazione – della Sicilia è un fatto che riguarda ancor oggi noi italiani. E possiamo compierla, completarla anche seguendo la lunga eco che il Viaggio in Sicilia ha suscitato attraverso le pagine dei viaggiatori stranieri.
Ogni scrittore, dal Settecento al Novecento, possiede una sua «retorica» della Sicilia, che è in parte la retorica del suo tempo, in parte il contributo di una propria suggestione, colma d'attesa e di speranza. E la scoperta si conclude sempre, o quasi sempre, col senso di una gioiosa meraviglia: questo sentimento di un mirabile remoto paradiso che aveva donato al Goethe il gusto dolcissimo e malinconico della sua celeberrima evocazione:
«sai tu la terra ove i cedri fioriscono?
Splendon tra le brune foglie arance d'oro
pel cielo azzurro spira un dolce zeffiro
umil germoglia il mirto, alto l'alloro…»
Da Goethe a Peyrefitte – i due estremi cronologici e spirituali di questa antologia – il senso dell'ammirata scoperta si ripete e si conferma.”

dalla prefazione a Viaggiatori stranieri in Sicilia

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“Fare un viaggio in Italia senza vedere la Sicilia vuol dire guardare il portone di un bel palazzo senza ammirare le bellezze e le rarità del suo interno.”

Albert Jouvin de Rochefort (1640–1710) cartografo francese

Origine: Citato da Carlo Ruta Viaggiatori in Sicilia tra rinascimento e illuminismo, Edi.bi.si. p. 10

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“Palermo è un grandissimo laboratorio, un esperimento: è la più grande città multietnica d'Italia senza problemi. Potrebbe essere, domani, una sorta di capitale virtuale del Mediterraneo. Perciò è un luogo dove mi trovo benissimo.”

Philippe Daverio (1949) critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese

Origine: Citato in Philippe Daverio: Vado in Sicilia per capire l'Unità d'Italia http://www.lastampa.it/2010/06/06/cultura/philippe-daverio-vado-in-sicilia-per-capire-l-unita-d-italia-P1J3Pw5667oYg1TIqgu0hM/pagina.html, La Stampa.it, 6 giugno 2010.

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