in Opere, to. III, Venezia, 1712, p. 143, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 761-762
“Il soldato, il prete, ed il maestro di scuola sono i soli uomini che fanno le rivoluzioni: il soldato ed il prete hanno sinora comandato il mondo, il maestro di scuola attende la sua volta, la quale verrà quando il mondo sarà guidato non dalla forza né dal sentimento, ma dalla intelligenza: e pare che si avvicini perché oggi, risorgendo il popolo, prevale il maestro che deve sollevarlo con la scuola. Gli uomini che fanno il mestiere di soldato, di prete, e di maestro di scuola sono pochi e male retribuiti dell'opera loro: chi può degnamente retribuire il soldato, il buon prete, il maestro che educa ed istruisce? E il mondo stima poco quello che paga poco, e però tiene questi uomini in poco pregio. E veramente chi vuol fare uno di questi mestieri per solo fine di guadagno lo fa male, ed è meritamente spregevole: perché senza una grande abnegazione, senza un grande animo, e senza poesia non si è bravo soldato, non si è buon prete, o si è maestro ed educatore degli uomini.”
Origine: Ricordanze della mia vita, p. 65-66
Argomenti
prete , maestria , maestro , soldato , scuola , uomini , mestiere , mondo , male , abnegazione , educatore , pregio , grande , stima , paga , guadagno , animo , rivoluzione , intelligenza , sentimento , poesia , operaio , opera , popolo , forza , fine , oggi , bravo , poco , fare , voltaLuigi Settembrini 28
scrittore e patriota italiano 1813–1876Citazioni simili
“La battaglia di Sadowa è stata vinta dal maestro di scuola prussiano.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, U. Hoepli, Milano, 1921, p. 518, § 1538
Origine: Citato in Vladimiro Cajoli, Imparare il futuro, La Fiera Letteraria, 23 febbraio 1967, traduzione di Giovanni Giudici.