“Perché bisogna che lei fermi un attimo in sé la vita, per vedersi. Come davanti a una macchina fotografica. Lei s'atteggia. E atteggiarsi è come diventare statua per un momento. La vita si muove di continuo, e non può mai veramente vedere se stessa. […] Lei non può conoscersi che atteggiata: statua: non viva. Quando uno vive, vive e non si vede. Conoscersi è morire. Lei sta tanto a mirarsi in codesto specchio, in tutti gli specchi, perché non vive; non sa, non può o non vuol vivere. Vuole troppo conoscersi, e non vive.”
libro settimo, VIII
Uno, nessuno e centomila
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“La vita si può capire solo all'indietro, ma si vive in avanti.”
Variante: La vita può essere capita solo all'indietro, ma va vissuta in avanti.

“L'uomo che sa scegliere vive veramente bene la vita e la gioca pienamente.”
Pane quotidiano – novembre/dicembre 2008

Origine: Da Notti insonni, in Il piacere dell'ozio, a cura di Paola Sorge, Newton Compton, Roma, 1995. ISBN 88-7983-991-8.

L'uccello che girava le viti del mondo