“Eppure nel silenzio si sono consumate tante storie di dignità, di disperazione, di sopravvivenza. Già, nel frattempo che si aspettava qualcuno che ci veniva a salvare, o che almeno stava a sentire. L'ascolto avrebbe impedito l'accadere di tanta morte? Non avrebbero potuto giustificare il loro immobilismo: ascoltando. Riescono oggi, come sempre, a giustificarsi, senza mai assumersi la responsabilità. Mai. E migliaia, milioni di cittadini a capo chino hanno continuato a vivere sotto il ricatto della Camorra per anni e per molti anni a venire continueranno a farlo. Stretti nella paura dell'isolamento, dell'incredibile assurdo silenzio che circonda la morte che quotidiana si affaccia a Sud, dove il sole ha sempre freddo. E allora bisogna far sì che la violenza diventi sempre più violenta, pazza, assetata di sangue, per avere lo spazio di un trafiletto. L'omicidio deve diventare il più orrido e torbido possibile, altrimenti non ha diritto ad essere raccontato. Ma la morte non dovrebbe sempre indignare, essere narrata?”

Origine: Io per fortuna c'ho la camorra, p. 18

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Perché stanno uccidendo o causando la morte dei loro propri compatrioti? Non centinaia, non migliaia, non centomigliaia, ma parecchi milioni? Cos'è il loro scopo? Che scopo può giustificare la miseria, la sofferenza e la strage che i comunisti stanno infliggendo sul loro popolo oggi?”

Lon Nol (1913–1985) militare e politico cambogiano

Variante: Perché stanno uccidendo o causando la morte dei loro propri compatrioti? Non centinaia, non migliaia, non centinaia di migliaia, ma parecchi milioni? Quali sono i loro obiettivi? quale scopo può giustificare la miseria, la sofferenza e la strage che i comunisti stanno infliggendo al loro popolo oggi?

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