“«Tre volte istriano» mi chiamò un poeta | di sole mare e vento, e di adriatiche |schiette vicende umane. | Di Capodistria istriano e di Rovigno, | e della lieta e tragica Pisino, | dove son nato all'orlo della Foiba | (che giù a strapiombo l'acque e il sangue ingoia) | Ed oggi cosa sono, oggi che ormai | – preclusa al mio ritorno – sono meta, | Marin, di sogni l'Istria mi rimane? | Esiste per tre volte entro me torno | ad essere ogni dì, in ben lo sai.”
da Al sole e al vento
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“Ma si perda perché siam tre volte buoni e si vinca solo in sogni straordinari.”
da Canzone di notte numero 3
Signora Bovary

Origine: Italialand, p. 27
da Ugo, citato in prefazione a Storia di un'anima
... ] La verità è che "questo calice" rappresentava agli occhi di Cristo il "come" avrebbe dovuto bere i peccati e l'infamia dell'umanità, "come" avrebbe dovuto apparire sulla croce facendosi carico delle colpe più scandalose degli uomini: adultèri, omicidi, bestemmie. Sulla soglia della crocifissione doveva decidere: avrebbe accettato di essere l'autore di tutte queste colpe, affinché la sua crocifissione e la sua morte fossero possibili? (pp. 30-31)

da L'anno che verrà, n. 15
DallAmeriCaruso

“Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima.”
Tre volte all'alba
Tre volte all'alba
Variante: Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l’unica, e la prima, e l’ultima.