“Quinci partito allor che da vicino | Scorgerai la Sicilia, e di Peloro | Ti si discovrerà l'angusta foce, | Tienti a sinistra, e del sinistro mare | Solca pur via quanto a di lungo intorno | Gira l'isola tutta, e da la destra | Fuggi la terra e l'onde. È fama antica | Che di questi or due disgiunti lochi | Erano in prima uno solo, che per forza | Di tempo di tempeste e di ruine | (Tanto a cangiar queste terrene cose | Può de' secoli il corso), un dismembrato | Fu poi da l'altro. Il mar fra mezzo entrando | Tanto urtò, tanto ròse, che l'esperio | Dal sicolo terreno alfin divise: | E i campi e le città, che in su le rive | Restaro, angusto freto or bagna e sparte. | Nel destro lato è Scilla; nel sinistro | è l'ingorda Cariddi.”
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Eneide
Argomenti
sinistro , angustia , centro-sinistra , destro , terreno , centro-destra , foce , ingordo , mar , tempesta , divisa , isola , fama , lato , corso , vicino , mare , antico , secolo , partito , mezzo , terra-terra , forza , via , alloro , terra , tempo , due-giorni , prima , tanto , città , altro , lungoPublio Virgilio Marone 110
poeta romano -70–-19 a.C.Citazioni simili

“Er Paese non è de destra né de sinistra: il Paese è de Berlusconi!”
da L'ottavo nano, episodio 9
Imitazioni, Francesco Rutelli

“Tienti vicino al lido… altri vadano in alto mare.”
V, 163-164