Origine: Citato in Leo Magnino, Storia della letteratura giapponese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1957<sup>3</sup>, p. 268.
“Il tè […] le poche volte che ho dovuto prenderlo in compagnia […] è stato una specie di pena, perfino di smarrimento… Qualcosa che ne strangola il piacere, obbligando a scambi futili di parole, e ne annulla l'effetto magico sui nervi e sul pensiero. Gli altri, in quell'attimo d'amore tra uomo e foglia del tè, diventano degli spiacevoli voyeurs… Così, finché potrò, prenderò il tè in solitudine.”
Origine: La pazienza dell'arrostito, p. 185
Argomenti
smarrimento , scambio , foglio , pena , solitudine , compagno , compagnia , specie , effetto , piacere , pensiero , parola , stato , parola-chiave , amore , uomo , volte , tèGuido Ceronetti 176
poeta, filosofo e scrittore italiano 1927–2018Citazioni simili
“Tè! che ffolla ccà mmiezzo è scapolata!”
Citazioni di Giulio Genoino
“Sesso? Preferisco una tazza di tè al giorno.”
intervista TV rilasciata a Barbara Walters
Quando?
“Il problema del tè, è che originariamente era una bevanda assai buona.”
Senza fonte
“Sul tavolo tra il tè e lo scontrino ingoiavo pure questo addio”
Solo
“C'è chi piange sul latte versato, e chi si consola sorbendosi un tè.”
Origine: Aforismi, p. 82
“È sempre l'ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.”
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie