Thom Merillin: capitolo 26
La ruota del tempo. L'occhio del mondo
“«Senti. [Rivolgendosi a Musenge], vuoi smetterla di chiamarmi a quel modo? Il mio nome è Mat. Dopo quest'oggi, direi che hai il diritto di usarlo.» Mat stesso rimase sorpreso nel porgergli la mano.
Quella maschera di roccia andò in pezzi per lo stupore. «Non potrei farlo, Altezza» replicò in toni scandalizzati. «Quando lei li ha sposato, tu sei diventato il Principe dei Corvi. Pronunciare il tuo nome abbasserebbe i miei occhi per sempre.»
Mat si tolse il cappello e si grattò con le dita fra i capelli. Aveva eletto a tutti quelli che lo ascoltavano che non gli piacevano i nobili, che non voleva essere uno di loro, ed era stato serio al riguardo. Lo era ancora. E adesso era uno stramaledetto nobile! Fece l'unica cosa che poteva fare. Rise finché non gli dolsero i fianchi.”
Mat Cauthon e Musenge, capitolo 37
La ruota del tempo. La lama dei sogni
Argomenti
nobile , nome , roccia , replica , sposata , maschera , stupore , eletto , altezza , cappello , sorpresa , fianco , serio , capitolo , capello , riguardo , principio , principe , diritto , modo , ancora , stato , stesso , cosa , essere , dopo , fareRobert Jordan 87
scrittore statunitense 1948–2007Citazioni simili
da Notte fonda in Il turno dell'offeso
Origine: Serie del Mondo Disco, 12. Streghe all'estero (1991), p. 49
Origine: Da Homilies in numeri, 32, 2; citato in Mondin 1998.
Origine: Da Emerson: The Philosopher of Democracy, 1903.
Origine: Da De Arra Anime; citato nella serie Sapientia, Edizioni Glossa, Milano, 2000, p. 9.
dallo spettacolo teatrale Scemo di guerra