“No, nessuno comprende gli altri, checché si pensi, checché si dica, checché si tenti. La terra sa forse che cosa avviene nelle stelle gettate lassù? Ebbene, non maggiormente l'uomo sa quello che avviene in un altro uomo. Noi siamo lontani uno dall'altro più di quegli astri, siamo soprattutto isolati, perché il pensiero è insondabile. Conosci qualcosa di più spaventoso di questo sfiorare essere che non possiamo penetrare? Ci amiamo l'un l'altro come se, incatenati vicinissimi, tendessimo le braccia senza riuscire a congiungerci. Ci travaglia un torturante bisogno d'unione, ma tutti i nostri sforzi rimangono sterili, i nostri abbandoni inutili, le nostre confidenze infruttuose, i nostri amplessi impotenti, le nostre carezze vane. Quando vogliamo compenetrarci, gli slanci dell'uno verso l'altro non fanno che urtarci l'uno contro l'altro. E io ho un bel volere donarmi interamente, aprire tutte le porte della mia anima: ma non riesco ad abbandonarmi. Conservo in fondo, proprio nell'intimo, quel luogo segreto di ME dove nessuno penetra. Nesuno può scoprirlo, entrarvi, perché nessuno m'assomiglia, perché nessuno comprende nessun altro.”

da "Solitudine"
Racconti fantastici

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Checche, In campo le checche non vanno bene. In campo debbono andare gli uomini con le palle, non le checche in mezzo al campo.”

Ezio Capuano (1965) allenatore di calcio italiano

Origine: Da un'intervista al termine della partita di Lega Pro Alessandria-Arezzo del 4 novembre 2014. Video disponibile in Capuano senza vergogna: "Fuori le checche dall'Arezzo" http://www.calciomercato.com/news/video-capuano-fuori-le-checche-807451, Calciomercato.com, 4 novembre 2014.

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“Checché se ne dica, oggi l'Italia ha più bisogno d'idraulici che di eroi, di netturbini che di santi.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 60

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“Se mi piace Roma? Sì, checché ne dicano… Ad abitarci no, perché ci si consuma troppo di politica: non si può vivere in un mondo di ossessi politici.”

Romano Prodi (1939) politico e economista italiano

Origine: Citato in Corriere della sera, 20 gennaio 2006.

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