“Tutte le volte che gli uomini, parlando delle loro sofferenze, negano la vita, son sempre intimamente contraddittorii, giacché almeno in forme larvali uscirono dal dolore per comporne il simulacro e credere in quello. A colui che dice il suo dolore, non più il dolore è presente, ma la parola e l'immagine e il suono in cui quel dolore si consacra e si sublima. Or questo processo di magica liberazione dal male, questo tramutare in un fatto positivo di fede la negazione che esprime, hanno gradi vari di efficienza e di purificazione secondo l'intensità poetica, che è a dire la positività vitale che contraddice al negativo.”

da Arrigo Boito, vol. V, pp. 147-148
Storia della letteratura italiana

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Kirillov: "La vita è dolore, la vita è paura e l'uomo è infelice. Ora tutto è dolore e paura. Ora l'uomo ama la vita, perché ama il dolore e la vita. E così hanno fatto. La vita si concede oggi in cambio di dolore e paura, e qui sta l'inganno. Oggi l'uomo non è ancora quell'uomo. Vi sarà l'uomo nuovo, felice, superbo. Colui al quale sarà indifferente vivere o non vivere, quello sarà l'uomo nuovo. Colui che vincerà il dolore e la paura, sarà lui Dio. E quell'altro Dio non ci sarà più".
Grigoreiev: "Quindi l'altro Dio esiste secondo voi?"
"Non c'è, ma c'è. Nella pietra non c'è dolore, ma nella paura della pietra c'è dolore. Dio è il dolore della paura della morte. Chi vincerà il dolore e la paura, quello diventerà Dio. Allora ci sarà una nuova vita, allora ci sarà un uomo nuovo, tutto sarà nuovo… Allora divideranno la storia in due parti: dalla scimmia fino alla distruzione di Dio, e dalla distruzione di Dio fino…"”

"Alla scimmia?".
"...alla trasformazione fisica della terra e dell'uomo...".
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Variante: Kirillov: "La vita è dolore, la vita è paura e l'uomo è infelice. Ora tutto è dolore e paura. Ora l'uomo ama la vita, perché ama il dolore e la vita. E così hanno fatto. La vita si concede oggi in cambio di dolore e paura, e qui sta l'inganno. Oggi l'uomo non è ancora quell'uomo. Vi sarà l'uomo nuovo, felice, superbo. Colui al quale sarà indifferente vivere o non vivere, quello sarà l'uomo nuovo. Colui che vincerà il dolore e la paura, sarà lui Dio. E quell'altro Dio non ci sarà più".
Grigoreiev: "Quindi l'altro Dio esiste secondo voi?"
"Non c'è, ma c'è. Nella pietra non c'è dolore, ma nella paura della pietra c'è dolore. Dio è il dolore della paura della morte. Chi vincerà il dolore e la paura, quello diventerà Dio. Allora ci sarà una nuova vita, allora ci sarà un uomo nuovo, tutto sarà nuovo... Allora divideranno la storia in due parti: dalla scimmia fino alla distruzione di Dio, e dalla distruzione di Dio fino..."
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“Un dolore silenzioso immagina sempre più cose peggiori!”
Peiora multo cogitat mutus dolor.

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Un dolore muto pensa le peggiori cose.
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“Il bene è piacere o esenzione dal dolore. Il male è dolore o perdita del piacere.”

Jeremy Bentham (1748–1832) filosofo e giurista inglese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 148. ISBN 9788858019429

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“Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne.”

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