De profundis clamavi ad te
“Tutte le volte che gli uomini, parlando delle loro sofferenze, negano la vita, son sempre intimamente contraddittorii, giacché almeno in forme larvali uscirono dal dolore per comporne il simulacro e credere in quello. A colui che dice il suo dolore, non più il dolore è presente, ma la parola e l'immagine e il suono in cui quel dolore si consacra e si sublima. Or questo processo di magica liberazione dal male, questo tramutare in un fatto positivo di fede la negazione che esprime, hanno gradi vari di efficienza e di purificazione secondo l'intensità poetica, che è a dire la positività vitale che contraddice al negativo.”
da Arrigo Boito, vol. V, pp. 147-148
Storia della letteratura italiana
Argomenti
dolore , simulacro , purificazione , efficienza , contraddittore , negazione , negativo , giacca , liberazione , sublime , suono , sofferenza , processo , immagine , presente , fede , male , secondo , parola , uomini , fatto , parola-chiave , vita , positività , intensità , dire , poetica , gradi , volteFrancesco Flora 25
critico letterario e scrittore italiano 1891–1962Citazioni simili

"Alla scimmia?".
"...alla trasformazione fisica della terra e dell'uomo...".
I demoni
Variante: Kirillov: "La vita è dolore, la vita è paura e l'uomo è infelice. Ora tutto è dolore e paura. Ora l'uomo ama la vita, perché ama il dolore e la vita. E così hanno fatto. La vita si concede oggi in cambio di dolore e paura, e qui sta l'inganno. Oggi l'uomo non è ancora quell'uomo. Vi sarà l'uomo nuovo, felice, superbo. Colui al quale sarà indifferente vivere o non vivere, quello sarà l'uomo nuovo. Colui che vincerà il dolore e la paura, sarà lui Dio. E quell'altro Dio non ci sarà più".
Grigoreiev: "Quindi l'altro Dio esiste secondo voi?"
"Non c'è, ma c'è. Nella pietra non c'è dolore, ma nella paura della pietra c'è dolore. Dio è il dolore della paura della morte. Chi vincerà il dolore e la paura, quello diventerà Dio. Allora ci sarà una nuova vita, allora ci sarà un uomo nuovo, tutto sarà nuovo... Allora divideranno la storia in due parti: dalla scimmia fino alla distruzione di Dio, e dalla distruzione di Dio fino..."
"Alla scimmia?".
"... alla trasformazione fisica della terra e dell'uomo...".
Shantaram
“Un dolore silenzioso immagina sempre più cose peggiori!”
Peiora multo cogitat mutus dolor.
Un dolore muto pensa le peggiori cose.
Sententiae

“Il bene è piacere o esenzione dal dolore. Il male è dolore o perdita del piacere.”
Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 148. ISBN 9788858019429

L'assenza dell'assenzio