“Lo sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere dunque all'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto.
Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino. Per vivere bisogna essere capaci di non mettere più sullo stesso piano, al di sopra di se stessi, la mamma e il soffitto. Bisogna rinunciare a uno dei due e decidere di interessarsi o alla mamma o al soffitto. L'unica scelta sbagliata è quella di non fare una scelta.
Dio non aveva rifiutato niente perché non aveva scelto niente. Per questo non vivere.
Al momento della nascita i neonati strillano. Questo grido di dolore è già una rivolta, e questa rivolta è già un rifiuto. Per questo motivo la vita ha inizio il giorno della nascita e non prima, nonostante ciò che sostengono alcuni.
Durante il parto il tubo non aveva emesso il minimo decibel.
Eppure i medici avevano accertato che non era né sordo, né muto, né cieco. Era semplicemente un lavandino senza tappo. Se avesse potuto parlare, avrebbe ripetuto continuamente un'unica parola: "sì."”

Metafisica dei tubi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Amélie Nothomb photo
Amélie Nothomb photo

“Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell’orifizio di un lavandino.”

Métaphysique des tubes
Variante: Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino.

Milan Kundera photo

“Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un pubblico. […] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti […] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata […] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori. Ad esempio Franz.”

L'insostenibile leggerezza dell'essere
Variante: Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un publico. La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata. E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

Harper Lee photo

“…Ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.”

Atticus Finch: cap 11
Il buio oltre la siepe
Variante: Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.

Massimo Piloni photo

“Ero grande e grosso, però agile. Se la Juve mi aveva scelto, vuol dire che mi stimava. Nella vita bisogna conoscere il proprio ruolo, e il mio era essere la riserva di Zoff.”

Massimo Piloni (1948) calciatore italiano

Origine: Citato in Maurizio Crosetti, Piloni, l'eterna riserva: "Io per lui non esistevo" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/27/piloni-eterna-riserva-io-per-lui.html, la Repubblica, 27 febbraio 2012.

George Orwell photo
Karen Blixen photo
Robert Fulghum photo
Giuseppe Terragni photo
Carlo Maria Martini photo

Argomenti correlati