“Gli oggetti hanno lacrime. Qualche volta sento | che nella mia stanza piangono in silenzio. | Quando calano lenti i misteri del tramonto | mettono a nudo le loro anime dolenti. || Che allora a vederli siano occhi vivi, essi forse non credono: | chi mai può girare vivo nel buio? | Ma io sono un gufo da stanza e li guardo | e mi conforta sentire qualcuno che ancora piange con me.”

da Sunt lacrimae rerum
Origine: In Mario De Micheli e Eva Rossi, Poesia ungherese del Novecento, Schwarz editore, Milano, 1960, p. 65.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 24 Novembre 2021. Storia
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Mihály Babits 1
poeta ungherese 1883–1941

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“Non domandarti come passano i giorni e le notti, | non guardi mamma mentre piange e lacrima dagli occhi.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

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“Ogni volta | che la pioggia scende, | chiudo i miei occhi e ascolto. | Riesco a sentire il suono malinconico | del cielo quando piange.”

Enya (1961) cantante e musicista irlandese

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“Quando una persona capisce di essere sentita profondamente, i suoi occhi si riempiono di lacrime. Io credo che, in un senso molto reale, pianga di gioia. È come se stesse dicendo: «Grazie a Dio, qualcuno mi ascolta. Qualcuno sa cosa vuol dire essere me.»”

Carl Rogers (1902–1987) psicologo statunitense

Origine: Da un articolo del 1958; citato in Jeremy Rifkin, La civiltà dell'empatia: La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi, traduzione di Paolo Canton, Mondadori, Milano, 2010, p. 15. ISBN 978-88-04-59548-9

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“Talvolta non si conosce qualcosa che si vuole nel buio ma si sa che non si potrà trovare; allora viviamo la nostra vita come in una stanza sbarrata dove si ha paura.”

Robert Musil (1880–1942) scrittore e drammaturgo austriaco

Origine: La tentazione della silenziosa Veronika, p. 261

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