“«Ho udito bene?» chiese il professor Obnubile. «Un popolo industrioso come il vostro è impegnato in così tante guerre?» «Certo», rispose l’interprete. «Sono guerre industriali. I popoli che non hanno né commercio né industrie non sono costretti a fare la guerra, mentre per un popolo industrioso una politica di conquiste è indispensabile. Il numero delle nostre guerre aumenta necessariamente con l’attività produttiva. Quando una delle industrie non trova da smerciare i suoi prodotti, deve iniziare una guerra per aprirsi nuovi sbocchi. Quest’anno abbiamo avuto una guerra per il carbone, una per il rame, una per il cotone. Nella Terza Zelanda abbiamo ucciso i due terzi degli abitanti allo scopo di costringere gli altri ad acquistare i nostri ombrelli e le nostre bretelle.»”
Penguin Island
Argomenti
commercio , due-giorni , sbocco , scopo , attivita' , popolo , ombrello , ucciso , aumento , conquista , chiesa , guerra , industria , industriale , abitante , interprete , rame , numero , bene , prodotto , cotone , politico , professore , carbone , carbonio , fare , bretella , indispensabileAnatole France 51
scrittore francese 1844–1924Citazioni simili

You know, I say that we are a gentle people, but we've had so many wars since becoming a state during the Angkor period. Since that time, we've had war, war, war.
Citazioni tratte dalle interviste

Origine: Citato in Simone Weil, Riflessioni sulla guerra (1933), in Incontri libertari, traduzione di Maurizio Zani, Elèuthera, Milano, 2001, p. 38. ISBN 88-85060-52-8

“Al popolo tedesco bisognerebbe, per il suo bene, augurare una guerra ogni quindici o vent'anni.”
notte tra il 19 e il 20 agosto 1941
Conversazioni a tavola

“La guerra è l'unico rimedio pei popoli ammorbati.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 677
Der Krieg ist für krankende Völker das einzige Heilmittel.