“Ci sono cose che non si dovrebbero dire a un bambino di sei anni, raramente si riesce a far concordare le cose come dovrebbero essere e come realmente sono. Il mondo è duro, Danny. Se ne frega. Non ci odia, no, ma nemmeno ci ama. Cose terribili accadono nel mondo, e si tratta di cose che nessuno sa spiegare. Le persone per bene muoiono in circostanze atroci e lasciano nello strazio chi li ha amati. Il mondo non ti ama, ma la tua mamma ti vuol bene, e io pure. Tu sei un bravo bambino. E quando ti vien voglia di piangere per quello che è accaduto a tuo padre, nasconditi in un armadio o sotto le coperte e piangi finché non ti sei liberato di tutto il peso che grava sul tuo cuore. È questo che deve fare un buon figlio. Ma bada a tenerti in carreggiata. È questo il tuo compito in questo duro mondo: tener vivo il tuo amore e badare a tirare avanti, qualsiasi cosa accada. Fatti coraggio e continua per la tua strada.” Stephen King libro Shining Origine: Shining, p.428 Sull'amore , Coraggio , Piangere , Sui bambini
“Càpita, soprattutto nel periodo dell'estro felino, di vedere un gatto spiaccicato ai bordi della carreggiata. [L'effetto gatto-spiaccicato] è l'unica spiegazione all'esistenza televisiva del personaggio che anima le visioni di oltre mezzanotte. Forse già nel sembiante [Marzullo] esercita una sorta di sinistro magnetismo in ragione del quale, nel corso di un sonnacchioso zapping notturno, nessuno può fare a meno di fermare lo sguardo sull'inquisitore occhialuto che passa al setaccio il narcisismo dell'ospite di turno. Razionalmente si percepisce l'orrore di quanto sta accadendo, per il medesimo meccanismo d'attrazione non si riesce a distogliere lo sguardo e ci si lascia rapire dalla trance ipnotica della reiterazione delle formule.” Gianluca Nicoletti (1954) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano da Ectoplasmi Sui cani , Anima
“È molto meglio il cammino su un sentiero di lino, che una qualunque passeggiata in mezzo alla carreggiata” Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano
“Cornacchie magre volavano in circolo sopra le sterpaglie in cerca di cibo. Qualcuna si avventurava anche al centro della carreggiata deserta se c'era da piluccarela carcassa di qualche animaletto sfortunato appena maciullato da un'auto. Rocco odiava quegli uccelli. anche a Roma avevano preso il sopravvento sugli altri volatili. Sbranavano le uova di passeri, pettirossi, cinciallegre ed erano sempre più numerosi. Stavano diventando i padroni dei cieli italiani, a Roma ormai gli unici a tenergli testa erano i gabbiani e i pappagalli verdi che avevano colonizzato i grandi parchi cittadini. Quelli erano rapaci veri, venivano dal Brasile e in quanto a fame non avevano certo da imparare da una cornacchia italiana. Ogni volta che a Villa Borghese o a Villa Ada li vedeva volare in formazione come degli stuka, verdi e rossi coi loro richiami sgraziati, pensava al primo scemo che aveva aperto la gabbia e s'era fatto scappare il Pappagallo Alfa, il pioniere di quella che ora era un'enorme colonia aggressiva e micidiale che stava finendo di massacrare i passeri e gli altri uccellini romani. Comunque, in quanto a bellezza, i pappagalli erano assolutamente superiori a quelle cornacchie spelacchiate e sgraziate. Rocco aspettava trepidante il momento in cui a Roma il cretino di turno si sarebbe lasciato scappare un anaconda. L'Anaconda Alfa. Lì sì che le cose si sarebbero fatte interessanti. Se non altro sarebbe diminuita in maniera esponenziale la popolazione dei ratti romani, ormai grossi come alani e davanti ai quali qualsiasi gatto scappava a zampe levate. Ecco, gli sarebbe piaciuto vederli di fronte ad un anaconda del delta delle Amazzoni, lungo una decina di metri, che ingoia in pochi minuti una bufala campana. Anche questo sarebbe stato un effetto collaterale della globalizzazione, un effetto benefico secondo Rocco Schiavone. Certo poi sarebbe stato un po' complesso affrontare serpenti abbarbicati sui rami dei platani del lungotevere ma almeno il nemico era visibile, meno subdolo, elegante e bello da guardare. In più non era portatore di malattie infettive come i sorci. Magari avrebbe anche incrementato la produzione di borse e scarpe. Chissà.” Antonio Manzini libro La costola di Adamo La costola di Adamo Cretino , Formazione , Scarpa , Sul cibo
“È che i vegani sono così, magari eccessivi nei toni, e forse è il loro limite. Potrebbero limitarsi a dire "guarda, mangiare carne fa male alla salute" e non, come fanno, "se mangi carne sei un assassino". Ma alla fine, e questo posso dirlo con certezza, forse hanno ragione loro. […] Ho iniziato, grazie a Claudia, una vita diversa, con un'alimentazione più consapevole, sono diventato a modo mio vegano, non mangio carne, non mangio derivati animali, se non raramente. La mia salute è migliorata, ho smesso di avere mal di testa al mattino, ho avuto la sensazione di rimettermi in carreggiata.” Fausto Brizzi (1968) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano il male , Sulla salute , Sensazione , Animali
“Conoscerla e innamorarmi di lei sono due cose che mi hanno dato la forza di rimettermi in carreggiata e dire "Okay, adesso farò Hollywoodland. E dirigerò Gone Baby Gone". Erano i passi di cui avevo bisogno per tornare a fare cose positive. Lei è senza dubbio la persona più importante per me in questo senso. Negli ultimi 10 anni mi ha permesso di avere una vita famigliare stabile riuscendo a realizzare i miei sogni professionali.” Ben Affleck (1972) attore, sceneggiatore e regista statunitense Sui sogni , Senso , Sulle persone , Sulla vita
“Solo ed esclusivamente la nostra coscienza, ha la possibilità di decidere cosa osservare in questa vita. La mente non è altro un umile servitore, con il compito di decodificare ciò che sua coscienza gli impone di osservare.Immaginiamo di percorrere in auto una strada, ognuno di noi osserverà, cose o situazioni, diverse da qualsiasi altro guidatore che starà percorrendo lo stesso tratto. Son sicuro che alla fine del tragitto ognuno affermerà di aver visto cose diverse; magari l'attenzione di Luigi è stata attirata dalla vista di un gatto morto sulla carreggiata, suscitando in lui, un pò di dolore.."Luigi ama gli animali", e forse un pò meno gli uomini; visto che prova anche un pochino di rabbia per chi ha investito il gatto. Roberto invece neanche nota il gatto, visto che la sua mente è concentrata sull'orizzonte, e prova una immensa gioia nell'osservare lo stupendo spettacolo del tramonto….. entrambi utilizzano la stessa mente…. guidata però da diverse coscienze….” roberto90 Sulla vita , Morto , Sugli uomini , Sul dolore