Frasi su pettinatura

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema pettinatura, capello, due-giorni, essere.

Frasi su pettinatura

Angela Davis photo

“Quando si parla di rivoluzione, la maggior parte della gente pensa alla violenza, senza rendersi conto che il contenuto reale di qualsiasi spinta rivoluzionaria risiede nei principi e negli obiettivi per cui si sta lottando e non nel modo in cui li si raggiunge.
D'altra parte, per come è organizzata la società, per il fatto che la violenza è presente ovunque, devi aspettarti delle esplosioni di violenza. Devi aspettarti cose del genere come reazione… se sei un nero che vive in una comunità di neri per tutta la vita e passeggi ogni giorno per la strada circondato da poliziotti bianchi… Per esempio, quando vivevo a Los Angeles […] venivo continuamente fermata. La polizia non sapeva chi fossi. Ma ero una donna nera con la pettinatura afro e loro pensavano, suppongo, che fossi una "militante."”

Angela Davis (1944) attivista statunitense

When you talk about revolution, most people think violence, without realizing that the real content of any kind of revolutionary thrust lies in the principles and the goals that you're striving for, not in the way you reach them.
On the other hand, because of the way this society is organized, because of the violence that exists on the surface everywhere, you have to expect that there are going to be such explosions. You have to expect things like that as reactions... if you are a black person and live in the black community all your life and walk out on the street everyday seeing white policemen surrounding you... when I was living in Los Angeles, for instance (long before the situation in L.A. ever occurred) I was constantly stopped. No, the police didn't know who I was. But I was a black women and I had a natural and they, I suppose thought I might be "militant."
Origine: Da un'intervista condotta da Bo Holmström nel 1972, California State Prison, visibile nel documentario The Black Power Mixtape 1967-1975
Origine: Citato in Giulia Siviero, Angela Davis e la violenza di Baltimora http://www.ilpost.it/giuliasiviero/2015/04/29/angela-davis-ci-aiuta-spiegare-la-violenza-baltimora/, IlPost.it, 29 aprile 2015.

Barbara Walters photo
Eduardo Galeano photo
Ippolito Nievo photo
Ercole Patti photo
Haruki Murakami photo

“Ti scrivo mentre tu sei da qualche parte a comprare la Coca-Cola. È la prima volta in vita mia che scrivo una lettera a qualcuno seduto accanto a me su una panchina. Ma se non facessi così dubito che riuscirei a farti arrivare quello che ti voglio dire. Perché tu non ascolti niente di quello che dico, prova a dire che non è vero. “Se può interessarti, oggi tu hai fatto una cosa molto grave nei miei confronti. Non ti sei neanche accorto che ho cambiato pettinatura. Piano piano, con sacrificio, avevo aspettato che mi crescessero i capelli e lo scorso week-end finalmente mi sono fatta fare un taglio femminile. Ma tu non ci hai fatto neanche caso. Ero così sicura di essere carina nella mia nuova pettinatura che non vedevo l'ora di farti una sorpresa, tanto più che era la prima volta che ci vedevamo da tanto tempo. E tu non te ne sei nemmeno accorto! Ti rendi conto di che vuoi dire? Figuriamoci, se è per questo probabilmente non sapresti dire neanche com'ero vestita. Ma guarda che io sono una donna. Per quanti pensieri tu possa avere, potresti almeno degnarmi di uno sguardo. Sarebbe bastato poco. Se solo mi avessi detto, non dico tanto, qualcosa tipo “Carina, questa pettinatura‟, ti avrei lasciato fare come volevi, immergerti nei tuoi pensieri quanto volevi. “Perciò sto per dirti una bugia. Ti dirò che ho un appuntamento a Ginza con mia sorella. Non è vero. Pensando di restare stanotte a dormire da te mi ero portata perfino il pigiama. Sì, se lo vuoi sapere nella mia borsa ci sono pigiama e spazzolino da denti. Mi viene da ridere, se penso a quanto sono cretina. A te l'idea di invitarmi a casa tua non ti ha sfiorato nemmeno. Ma non importa. Visto che ci tieni tanto a startene da solo fregandotene altamente di me, rimani pure da solo e pensa a tutti i tuoi problemi quanto vuoi senza nessuna interferenza da parte mia. “Il guaio è che non riesco nemmeno ad avercela con te. Mi sento soprattutto sola. In fondo sei sempre stato gentile con me mentre io per te non ho fatto niente. Tu sei sempre chiuso nel tuo mondo e ogni volta che io provo a bussare e a chiamarti tu mi lanci al massimo un'occhiata e subito ti richiudi in te stesso. “Eccoti che torni con la Coca-Cola. Vieni verso di me tutto sprofondato nei tuoi pensieri. Quanto vorrei che inciampassi! Ma non inciampi, ti siedi accanto a me come prima e bevi la tua Coca. Avevo un residuo di speranza che tornando notassi qualcosa e dicessi: “Di' un po‟, ma hai cambiato pettinatura?‟ Invece niente. Se te ne fossi accorto anche in ritardo avrei strappato questa lettera e ti avrei detto: “Dai, andiamo a casa tua. Ti cucinerò una cena favolosa e poi andremo a letto felici e contenti‟. Ma tu sei ottuso come un pezzo di legno. Sayonara.
P. S. La prossima volta che ci vediamo a lezione evita di rivolgermi la parola.”

Norwegian Wood

Stefano Benni photo