Gesualdo Bufalino: Frasi popolari (pagina 7)

“Autoritratti: Quel pittore non è poi così brutto come si dipinge.”

“Battaglie: La ragione vince tutte le scaramucce. Vincesse una battaglia ch'è una!”

“Biografia: Nacque, omissis, morì.”

“Controfavola: "Il re è nudo!", gridò il bambino. Non era vero, ma nessuno della folla ebbe cuore di contraddire un bambino cieco.”

“Elezioni: Il sonno è di destra, il sogno è di sinistra… Votare per una lucida insonnia.”

“Simile a un colombo viaggiatore, il poeta porta sotto l'ala un messaggio che ignora.”

“Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.”

“Bene, il falso o vero nobiluomo Gran Magro era il solo fra i medici della Rocca, all'infuori di quell'altro a cui toccava il turno di guardia, che restasse a dormire ogni notte con noi (della moglie s'era diviso anni prima; una siracusana di spaventosa bellezza, sulla cui foto sputava, dicevano, tutte le mattine, prima di lavarsi),”

“Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.”

“Dio, gigantesco eufemismo.”

“Solo l'infelicità è degli uomini, la disperazione è di Dio.”

“Quanti assassini sarebbero rimasti cittadini dabbene se non avessero avuto una domenica libera.”

“Essendo stato molto vecchio da giovane, mi sia concesso da vecchio qualche lume di gioventù.”

“Gli uomini: forse i vermi solitari della terra.”

“Sono un sobrio, uno spartano. Tuttavia alla mensa di Leonardo Sciascia posso dire di avere gustato certe delizie paradisiache che mi inducono a tradire i miei principi di vegetariano e di francescano della cucina. Trovo prudente qui constatare un rapporto inverso tra la prurigine, la ricchezza, la succulenza di cibi e la qualità della prosa. Tanto è asciutta e rigorosa la prosa di Sciascia, tanto è invece barocca e ricca la sua cucina. Viceversa io che amo in letteratura le parole preziose, forse per una rivincita dei miei gusti di spartano, mi trovo a gustare alla tavola di Sciascia pietanze che somigliano alla mia scrittura.”

“Perdere è un dovere civico, la residua dignità di chi vive.”

“Dubbio. Se l'uomo sia una macchina fatta per vivere ovvero per morire.”

“Qualunque cosa si dica, la vita è più antica e più forte della morte: nulla è morto che non fosse prima nato.”

“Innamorarsi è un lusso, chi non può permetterselo finge.”